Don Andrea Contin raccontato da Canale 5 mi ha fatto proprio vergognare, e mica solo per la storia del prete a luci rosse

 

Raramente vedo la tv nel pomeriggio. E devo dire per fortuna. Oggi mi è capitato di vedere su Pomeriggio 5 le incursioni compiaciute dell’inviata Ilaria Dalle Palle (dicevano i latini nomen est omen) tra Busiago di Campo San Martino e il sagrato dell’ex parrocchia di don Andrea Contin a San Lazzaro. Si raccontano le dicerie in maniera concitata, si fanno i collegamenti tra vecchie e nuove storie pruriginose nella stessa parrocchia con quello che Barbara D’Urso e l’inviata chiamano “don rock”. Il tutto con sottofondi musicali nel collegamento da Busiago, dialoghi didascalici su figli presunti e richiesti da don Contin. Si va a intervistare al bar con lo zio che parla in dialetto sottotitolato.
Prima che mi sintonizzassi su Canale 5, desumo dai dialoghi di Barbara D’Urso, ci sarebbe stato anche un collegamento con tre parrocchiane che difendevano l’ex parroco. Il tutto con sul sottopancia il titolo “tra poco parla la donna che ha denunciato don Andrea”.
So che avrei dovuto cambiare canale, so che scrivere queste poche righe che in pochi leggeranno, fa il gioco di programmi costruiti apposta per solleticare il voyeurismo di milioni di ascoltatori che delle puntate di questo infotainment non se ne perdono una. Ho bevuto l’amaro calice televisivo fino in fondo. Chiedendomi che senso avesse la spettacolarizzazione della qcronaca, l’indulgere dietro a una porta a vetri illuminata che, si racconta sempre con una certa enfasi, a favore dell’operatore Mediaset Manfred “dietro questa porta ci sono i parrocchiani, proviamo a suonare”. Ho fatto il giornalista 15 anni a Padova. Dio mi fulmini se anche solo per 30 secondi ho usato toni e aggettivazioni come quelle che ho udito oggi pomeriggio.
“I giornalisti stanno facendo di tutto su questo caso” commentava oggi pomeriggio mia mamma mentre io scrivevo questo piccolo editoriale. Ha ragione, stanno facendo di tutto, ed alcuni di loro forse hanno supreato quella sottile linea che sta tra il diritto di cronaca e il gossip bavoso. Provo per costoro la stessa vergogna che provo per don Andrea. Ed esprimo tutta la mia solidarietà ai tanti giornalisti televisivi per bene ed ai tanti preti per bene che ho conosciuto, e che so, soffrono per il comportamento di pochi singoli che sbagliano e sputtanano con il loro comportamento una intera categoria, chi impugnando un fallo di lattice, chi un microfono.

Alberto Gottardo

 

A questo link il video e il testo della lunga conferenza stampa tenuta dal vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla sulla delicata vicenda