Mancano meno di 9 settimane, (senza nemmeno il classico mezzo), alle elezioni del 6 e 7 giugno eppure per le candidature a Padova di Comune e Provincia nemmeno questa sarà la settimana decisiva. Domani si terrà un vertice dei neo coordinatori provinciali Milanato e Zanon, con i coordinatori regionali del Pdl, Giorgetti e Zorzato che poi sui nomi mercoledì dovranno mettersi d’accordo con Gobbo, della Lega. E siccome in Veneto l’arco Costituzionale del dentro destra conta anche l’Udc, i tre dovranno poi fare i conti anche con Antonio De Poli. Il leader dell’Udc critica apertamente l’intesa tra la Lega e il Pdl i cui boss hanno deciso per sostenere un unico candidato. «Per Padova il centrodestra non ha capito che questo significa consegnare la città alla sinistra. Senza un candidato moderato, sostenuto anche dall’Udc, non si vince. Saia non è la persona giusta. E non capisco come mai nessuno dica che la Lega sta solo facendo il proprio gioco, prendere più voti possibile in previsione delle regionali del 2010».
Parola di Antonio De Poli, candidato virtualmente alla presidenza della Provincia dall’Udc in attesa di capire cosa uscirà dai vari vertici. Con una circostanza suggestiva: il candidato sindaco dell’Udc in città, se dovesse essere Maurizio Saia quello del popolo delle libertà + Lega, sarebbe Iles Braghetto. Già vicesindaco di Flavio Zanonato nel 1994 all’epoca della prima amministrazione Zanonato. Sono passati 15, ma, come cantava Venditti “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi ma poi ritornano”. Tanto più che vista in prospettiva nazionale la Padova dove anni fa nacque l’Ulivo per la prima volta con le supplettive, potrebbe ospitare l’esperimento di una alleanza Pd + Udc che secondo molti potrebbe essere il vero asse nuovo della politica per l’era ormai vicina del post Berlusconi.
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