EcoFuturo Festival torna a Padova dal 18 al 22 luglio nella splendida cornice del Fenice Green Energy Park di Lungargine Gerolamo Rovetta 28 a Padova e giunge alla sua V edizione. Dall’orto bioattivo e fotovoltaico per il terrazzo e il giardino fino all’ecodragaggio dei fondali, dall’alimentazione Bio al biometano fatto bene,
dai libri alle soluzioni per la trasformazione della auto a diesel in dual fuel a metano e tanto altro ancora per trasformare l’anidride carbonica da minaccia a risorsa recuperandola e riusandola a prezzi convenienti da ogni significativa emissione.
Sarà già alle 9:30 del 18 luglio che prenderà avvio Ecofuturo Festival 2018. In quell’occasione l’Assessore all’Ambiente del Comune di Padova Chiara Gallani, l’Europarlamentare Dario Tamburrano, protagonista delle recentissime svolte positive in sede UE verso le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, insieme ad Andrea Grigoletto e Andreas Spatharos, dirigenti del Fenice Green Energy Park inagureranno la quinta edizione di Ecofuturo.
Ospiti di tutti i colori politici e di tutte le aree della conoscenza per questa V edizione di Ecofuturo: sarà ad aprire l’europaralmentare Dario Tamburrano (M5S), assieme all’assessore Chiara Gallani e al vicesindaco Arturo Lorenzoni ad aprire le danze.
“E’ un piacere ospitare questo festival in maniera più piena – ha spiegato l’assessore all’ambiente Chiara Gallani – ci siamo confrontati in questi mesi sul programma e sono certa che questo festival, continua un percorso iniziato l’anno scorso con una attenzione all’agricoltura urbana tecnologica.
L’idea che è nata è quella di portare davanti al Comune un orto bioattivo che si rigenera e che mette da parte l’aratro. Per me è una situazione particolarmente emozionante perchè fu la mia prima uscita da assessore”.
Elly Schlein (eroparlamentare PSE – Possibile) sarà invece ospite del dibattito “Il ritorno delle piante perdute e dei grani antichi” mercoledì 18 dalle 14:30. L’europarlamentare Pd e volto di Rai 1 David Sassoli affronterà il tema del “Recupero e riutilizzo della CO2 in terra, riduzione della CO2 in cielo” a partire dalle 10:00 giovedì 19 luglio. Il presidente della Commissione Industria del Senato sen. Gianni Girotto, venerdì 20 luglio dalle 14:30 discuterà invece di “100% rinnovabile con il coordinamento di Fedrico Ruffo di Report. Il deputato della Lega di La Spezia on. Lorenzo Viviani, sabato 21 a partire dalle ore 14:30 parteciperà invece al incontro “Neostrade, disinquinanti marini, dragaggi, bonifiche e rinnovabili” mentre sarà il sottosegretario del Miur Lorenzo Fioramonti a parlare del tema del diesel dual fuel domenica 22 luglio tra le 10 e le 13 a chiusura del festival. L’attore Jacopo Fo, tra i fondatori del Festival sarà presente per l’intera durata di Ecofuturo fra presentazioni e spettacoli dibatti e incontri.
Cinque giornate che offrono soluzioni concrete a misura d’uomo, riflessioni di scenario e le più avanzate innovazioni tecnologiche in tema ambientale. Cinque giornate di confronto istituzionale ma pure di spettacoli, workshop, esposizioni e cene bio con un unico focus: l’anidride carbonica che sta climalterando il pianeta Terra. Cinque giornate infine in cui sarà distribuita gratuitamente a tutti i presenti una piccola confezione di stallatico inodore per piante da giardino utilizzabile per il bio, la stessa che è già stata recapitata nelle cassette della posta di tutti gli europarlamentari italiani e non.
Fabio Roggiolani cofondatore insieme a Jacopo Fo e Michele Dotti di Ecofuturo ha illustrato i passaggi fondamentali dell’edizione di Ecofuturo.
“Brevettato, funzionale ed economicamente vantaggioso: è la caratteristica di ogni prodotto ed ogni tecnologia che presentiamo ad Ecofuturo, noi non siamo gli ecochic. Ormai mettere il fotovoltaico con accumuli è conveniente anche senza gli incentivi – ha spiegato con notevole verve Fabio Roggiolani – Riconvertire un furgone a Dualfuel, rende possibile che l’investimento sul motore si ripaghi in meno di un anno. Lorenzo Fieramonti chiuderà il festival, il vice presidente del Parlamento europeo . Ecofuturo cerca di misurare il cambiamento possibile, come l’orto bioattivo. E’ possibile trasformare le pianure europee in luoghi dove ognuno può farsi la propria energia, parte della propria frutta e verdura. Presentiamo una casa ecosicura, presentiamo le caldaie del futuro.
Se vogliamo salvare le città dalle polveri sottili, dobbiamo pensare a risposte non solo sulla mobilità ma anche il teleriscaldamento. Tutte queste soluzioni hanno un filo comune: sono intelligenti, democratiche e la risposta alla rivoluzione energetica del Paese.
Distribuirtemo cacca ecotecnologica, che non puzza perchè in due mesi nel biodigestore abbiamo estratto il metano. Abbiamo prodotto energia dalla cacca, producendo il biometano, che permette la riconversione delle vetture diesel che circolano nella nostra città, facendo riconversioni dual fuel.
In questo momento c’è l’auto di Guido Guerrini che è appena entrata in Asia e l’auto Emilia 4, un’auto a 4 posti che viaggia con un kilovatt.
Ci diamo questo obiettivo gigantesco: rimettere in equilibrio cielo e terra.
Il primo giorno parleremo di canapa, parleremo di come ci si cura con la cannabis, con noi saranno i protagonisti dei cambiamenti come chi coltiva i grani antichi, i setaioli veneti, i coltivatori di canapa”.
Un’edizione ricca di ospiti e di personalità questa quinta di Ecofutuo: saranno 5 gli eventi per ogni giorno nelle 5 giornate all’insegna dell’ambiente al parco La Fenice. Dibattiti e approfondimenti, momenti di divulgazione e di confronto accompaganti da musica, spettacoli, bancarelle e ottimo cibo bio ma pure da presentazioni di libri: l’anteprima nazionale di “68: c’era una volta la rivoluzione” di Jacopo FO, è prevista per sabato 21 luglio alle ore 19:30.
Un’edizione all’insegna pure delle nuove tecnologie, delle opportunità green e del ruolo delle piante nei processi terapeutici: proprio il giorno di apertura del festival, mercoledì 18 a partire dalle 6 del pomeriggio andrà in scena il dibattito: “Curarsi con la cannabis e con le erbe” a cura di Alfredo Albiani in cui medici tossicologi, farmacisti e agronomi affronteranno le varie sfaccettature di uno dei temi di più scottante attualità degli ultimi anni in tema di cannabis terapeutica.
Ma Ecofuturo, quest’anno per la seconda volta a Padova, prende un piccolo spazio anche sul Liston: davanti a Palazzo Moroni infatti sosterà per l’intera durata del festival la prima macchina elettrica mai realizzata in Italia. Un veicolo a 3 ruote ricostruzione fedele di quello datato 1891 e realizzato per volontà del filantropo ed imprenditore della Garfagnana Giuseppe Carli, grazie alla partecipazione dell’Associazione “Antiche Ruote”. Ma sul selciato del Liston accanto all’auto elettrica di Giuseppe Carli crescerà pure un “orto bioattivo” di nuova generazione e dotato del nuovo sistema per l’irrigazione fotovoltaica a circuito chiuso.
L’orto bioattivo è l’esemplificazione dell’agricoltura che non usa più l’aratro (nel Fenice Green Energy Park è esposto dalla edizione dello scorso anno il “Monumento alla fine dell’era dell’aratro”), ovvero una agricoltura che non estirpa più le radici delle piante, non riapre più il terreno in profondità e pianta in continuazione tutto l’anno.
Questa nuova agricoltura sarà oggetto della sessione di apertura di mercoledì 18 luglio (mattina) “Per un futuro senza pesticidi”, coordinata da Maria Grazia Mammuccini di Federbio.
Il confronto tra Piero Gattoni, Presidente del CIB (Consorzio Italiano Biogas), Stefano Bozzetto (imprenditore agricolo di riferimento del CIB), Claudio Fabbri (CRPA) e Giustino Mezzalira (Veneto Agricoltura), nonché le varie esperienze presenti, dimostreranno che in quattro anni l’applicazione coerente di questa nuova agricoltura, consente di riportare nel terreno CO2 in grandi quantità, trasformandola in carbonio e quindi in incremento di fertilità del terreno stesso.
Le pianure europee potranno quindi divenire grandi pianure coltivate ad agricoltura biologica, producendo contemporaneamente cibo ed energia e bandendo dalle pratiche agricole i pesticidi anche grazie all’uso dei digestati per la concimazione dei terreni. La coordinatrice della sessione è infatti anche la responsabile della
grande campagna per la messa al bando dei pesticidi in agricoltura.
«Questo è lo spirito di Ecofuturo, ovvero far comprendere a tutti, anche ai non esperti, che la rivoluzione ecotecnologica è possibile e si basa su principi che funzionano applicabili da ognuno nel proprio luogo di vita» spiegano Michele Dotti e Fabio Roggiolani, fondatori di Ecofuturo Festival. «L’anidride carbonica che
sta climalterando il pianeta Terra è un disastro ma è anche una risorsa fino ad ora male utilizzata. Troppa in cielo e troppo poca in terra, nei primi centimetri di suolo dove la CO2 è fondamentale per la crescita delle piante e per lo sviluppo della vita. La strategia degli ecologisti si è giustamente concentrata su modalità
rinnovabili per fare energia elettrica, oggi oltre allo sviluppo totale e libero delle energie rinnovabili elettriche sappiamo che occorre saper fare calore/freddo, avere combustibili e forza motrice da fonti rinnovabili. Tutto questo non basterà. Occorre riconvertire tutti i settori economici con ecotecnologie che
consentano di risparmiare energia e quindi ridurre le emissioni di CO2, che imparino a fare della CO2 un ciclo chiuso: cattura e riuso della CO2 nelle innumerevoli applicazioni di questa risorsa, riconsegnando al suolo tutta quella in eccesso. L’agricoltura e ogni altro intervento sulla terra devono per questo essere
ripensati affinché tutta la sostanza organica, il carbonio, non venga dispersa con tecniche di aratura e rovesciamento dei suoli ampiamente superate da nuovi approcci di agricoltura bioenergetica rinnovabile e da forme di gestione bioattiva ed organica di ogni metro di terra anche nelle aree urbane, di agricoltura di precisione. Senza contare che suolo e attività fotosintetica sono essenziali per stoccare il carbonio nelle piante. Il programma di questa edizione prosegue la presentazione di nuove ecotecnologie per rendere economicamente ed ecologicamente vantaggiosa per tutti questa strategia, che dà una nuova straordinaria speranza alla specie umana e a tutte quelle animali per crescere in armonia sulla nostra patria comune, la Terra».