Nei primi nove mesi del 2015 il totale dell’export provinciale e’ di 6,4 miliardi di euro e segna un aumento del +1,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente, in cui invece si era verificato un calo del -2,3% dovuto però interamente alla flessione dell’export dei metalli preziosi.
Escludendo questa voce la crescita risulta superiore (+2,3%) ed in linea con il risultato dello stesso periodo del 2014 (+2,4%).
La variazione nel periodo in esame e’ ancora al di sotto dei risultati che si riscontrano nel Veneto (+5,8%) e in Italia (+4,3%) anche escludendo i metalli preziosi.
Ciò ed e’ l’effetto soprattutto dell’incremento più contenuto nel 1° trimestre (+1,2%) dal momento che la crescita è risultata più significativa nei due trimestri successivi (+2,9% e +2,3%) sempre al netto dei metalli preziosi.
Come era avvenuto nella prima parte dell’anno, il risultato nel Veneto riflette gli aumenti particolarmente consistenti delle due principali province esportatrici della regione, Vicenza (+6,7%) e Treviso (+5,8%), ma anche di Verona (+6,6%), Venezia (+4,8%) e Belluno (+12,7% la migliore performance in regione) che si collocano tutte al di sopra della media nazionale (rispetto alla quale e’ invece al di sotto Rovigo, +2,4%).
La quota di Padova sul totale dell’export regionale e’ del 15,1% del totale (su un valore di 42,7 miliardi di euro nel Veneto) dato inferiore alla percentuale conseguita nel periodo 2010-2014 (tra il 16 e il 17%), ma su cui influiva il consistente aumento dell’export dei metalli preziosi.
La provincia rimane al 4° posto in regione per incidenza sul totale dell’export Veneto, dopo Vicenza (29,6% prima in regione e terza in Italia), Treviso (20,9%) e Verona (17,6%) rispettivamente al 7^ e 11^ posto nel ranking nazionale.
Considerando le prime 20 province italiane per entità assoluta dell’export, Padova è al 14° posto con il 2,1% del totale nazionale (307,3 miliardi nei primi nove mesi del 2015) rimanendo quindi nella posizione occupata nello stesso periodo del 2014.
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