Aspiag Service (la concessionaria Despar per il Nordest) sostiene per il terzo anno consecutivo“Le Buone Abitudini”, il progetto di educazione alimentare, ambientale e motoria ideato in collaborazione con la Provincia di Padova, che tra il 2010 e il 2012 ha interessato quasi 15.000 alunni delle scuole primarie nelle province di Padova e Ferrara. Per il 2013, nella sola provincia di Padova, hanno già aderito 46 istituti scolastici, con un totale di 208 classi e quasi 4.500 bambini coinvolti. Il progetto è approdato quest’anno anche in Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo 11 classi e 180 bambini.
Un percorso didattico articolato in due fasi
Il progetto “Le Buone Abitudini”, ideato in collaborazione con docenti ed esperti e affinato nel corso degli anni, si articola in due fasi.
La prima fase – già rodata con successo nelle precedenti edizioni – consiste in una rappresentazione teatrale interattiva, che stimola i bambini all’acquisizione di nozioni e comportamenti “sani” nei confronti del cibo, dell’ambiente e dell’attività motoria.
La seconda fase rappresenta la prima grande novità della nuova edizione di “Le Buone Abitudini”: le classi partecipanti riceveranno una “Scatola del Benessere” contenente materiale informativo, alcune video-ricette, e il necessario per realizzarle in classe sotto la guida di un operatore appositamente formato. Le video-ricette sono messe a punto da Paola Reverso, medico nutrizionista e divulgatrice scientifica, e realizzate da Stefano Polato, giovane chef di Monselice. Testimonial d’eccezione: Geronimo Stilton, il popolare topo giornalista protagonista di libri e cartoons che accompagnerà i ragazzi alla scoperta di come mangiare sano in modo semplice e divertente.
Spiega Francesco Montalvo, direttore marketing di Despar Nordest: “Il nostro approccio didattico si basa sul motto ‘Se ascolto dimentico, se guardo ricordo, se faccio imparo’: abbiamo infatti pensato che le sole informazioni teoriche non sarebbero state sufficienti per aiutare i bambini ad acquisire un corretto stile di vita”.
Per il raggiungimento degli obiettivi formativi del progetto si ricerca anche la collaborazione dei genitori: “Il coinvolgimento delle famiglie è essenziale”, continua Montalvo, “perché una corretta alimentazione non è solo ‘materia scolastica’ ma rappresenta lo strumento più importante per preservare la salute”.
Per questa ragione, nella “Scatola del benessere” sarà inserito anche un buono spesa per ciascun alunno, che consentirà di acquistare i prodotti con cui realizzare a casa le ricette sperimentate in classe. In collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi
L’altra grande novità de “Le Buone Abitudini” per il 2013 è la collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesiche, condividendo le finalità del progetto, ha accettato di patrocinare la seconda fase ed in particolare la “Scatola del Benessere”.
È lo stesso Prof. Umberto Veronesia spiegare le ragioni di questa condivisione: “L’alimentazione è riconosciuta sempre più come un alleato indispensabile per la salute. Un giovanissimo che impara a nutrirsi in modo corretto sarà un adulto abituato a consumare alimenti sani. Per questo, attraverso i progetti della mia fondazione, ci avviciniamo a tutti coloro che si occupano dell’educazione dei ragazzi, come insegnanti e genitori, per spiegar loro i reali pericoli di una scorretta alimentazione cercando di orientarli verso scelte alimentari salutari e una altrettanto corretta attività fisica”.
La Fondazione Umberto Veronesi nasce nel 2003 allo scopo di sostenere la ricerca, attraverso l’erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il sostegno a progetti di altissimo profilo. Contemporaneamente agisce anche nell’ambito della divulgazione scientifica, affinché i risultati e le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti, attraverso grandi conferenze con relatori internazionali, progetti per le scuole, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni.
“Siamo onorati che una realtà così prestigiosa abbia accettato di affiancarci in questo progetto”, conclude Francesco Montalvo, “e ci auguriamo che da questa collaborazione possano nascere altre azioni concrete nell’ambito della divulgazione, della formazione e della prevenzione”.