L’hotel Monaco e l’ex hotel Abritto da risistemare e riattivare, più illuminazione, mediatori culturali (chiamati stagisti) ad accompagnare i vigili urbani. Ed ancora più illuminazione ed eventi serali. E’ la lista di provvedimenti promessi da Sergio Giordani al comitato di residenti e commercianti della zona stazione incontrati la viglia di Pasqua al bar Pedavena. Qui di seguito il resoconto della mattinata redatto dal comitato elettorali di Sergio Giordani sindaco.
Ho incontrato questa mattina il Comitato di Quartiere della Stazione con il quale abbiamo ragionato sulle soluzioni da adottare per risolvere i problemi dell’area. E’stato un incontro molto affollato al quale hanno partecipato oltre 70 persone, residenti e volontari delle associazioni che operano in stazione e nel quale mi hanno affiancato rappresentanti di tutte le liste che mi sostengono. Ci sono due modi per affrontare i problemi. Agitare slogan e fare manifestazioni di partito alle quali i cittadini di questo quartiere nemmeno partecipano, o al contrario venire qui, ascoltare i residenti, raccogliere le loro osservazioni e proposte, e studiare degli interventi concreti. Ed è quello che faccio io, non solo in questo quartiere ma in tutta la città.Il Comitato mi ha illustrato un documento in 10 punti, da loro elaborato, che propone alcune soluzioni e che condivido in pieno. Bisogna cambiare l’approccio ai problemi del quartiere, non basta agire sull’ordine pubblico ma bisogna sviluppare azioni di recupero e inclusione sociale. Quindi promuovere eventi che rendano piacevole la zona e allontanino i delinquenti, pensare al recupero degli edifici abbandonati o sfitti come gli ex Hotel Monaco e Abritto. Ci sono anche qui moltissimi negozi sfitti, ed è mia intenzione trovare un modo perché vengano messi a disposizione di nuove attività che rivitalizzino la zona: start up, laboratori artigianali avviati da giovani, associazioni, mostre d’arte ad esempio. Questo sia per locali di proprietà pubblica che per quelli privati. Chi ha un negozio sfitti ha un bene il cui valore si sta drammaticamente svalutando e allo stesso tempo continua a pagare tasse spesso onerose. Io sono certo che tra lasciare un locale sfitto e in condizione di degrado, e metterlo a disposizione per un progetto che riqualifica tutta l’area nessuno si tirerà indietro. Naturalmente bisognerà porre mano all’illuminazione, all’arredo urbano, ai marciapiedi che qui come in tutto il resto della città sono disastrati. C’è chi pensa di fare il fenomeno, e ha anche il coraggio di venire in questa piazza a fare una manifestazione come se non fosse stato lui, il sindaco negli ultimi tre anni. A proposito, i residenti sono molto arrabbiati con Salvini che ha definito quest’area “un quartiere mediorientale”. Le offese non servono a risolvere i problemi, ma solo a mascherare la propria incapacità e il proprio fallimento. Io non prometto di risolvere in 48 ore i problemi, non sarebbe serio, ma certamente attuerò in collaborazione con i residenti, i comitati e le associazioni, quegli interventi, che solo realizzati, tutti, all’interno di un progetto complessivo e articolato danno una svolta alla situazione attuale.
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