“Noto una certa tensione tra gli alleati rimasti attorno a Luca Zaia: da Salvini che dice che se vinco si tira le orecchie da solo, ad alcuni candidati delle liste collegate alla Lega che cercano di spaventare l’elettorato spandendo menzogne e dicendo che se divento presidente della Regione l’assessore in pectore di turno farà questa o quell’altra cosa funesta.. Vorrei rassicurare tutti: non esiste nessun assessore in pectore, in quanto la squadra di governo sarà decisa sì in maniera rapida, ma certamente non prima del 31 maggio”. A dirlo Alessandra Moretti, candidata alla presidenza della Regione riferendosi a finti volantini e fake che girano in internet e tra i banchetti elettorali. Falsi che attribuiscono alle intenzioni della candidata del centrosinistra le cose più inverosimili. “Ma fanno bene i nostri avversari ad agitarsi – aggiunge Alessandra Moretti -: le liste che sostengono il nostro progetto sono la fotografia di un Veneto che, in tutte le sue componenti, vuole dare un taglio secco agli ultimi vent’anni di Zaia-Galan e cambiare davvero. Ed a poco serviranno espedienti di bassissimo livello e insulti sui social network. Oggi ho tagliato il traguardo dei 500 comuni visitati: mentre c’è chi continua a fare guerriglia virtuale dietro una tastiera, noi incontriamo i cittadini anche nei comuni che non hanno mai visto nessun amministratore della Giunta regionale in questi anni. E quello che conta è la politica in mezzo alla gente”.
- Due nuove lauree honoris causa e un nuovo accordo internazionale per l’università di Padova
- Profughi a Padova: nonnina padovana dà la sua casa alle persone in fuga dalla guerra. “Ho patito tanto anch’io durante la seconda guerra mondiale”