Dai giovani democratici di Padova riceviamo e pubblichiamo:
Fino a poco fa si rispettavano i trattati internazionali.
Quando però succede che in Italia i medici debbano denunciare chi si presenta al pronto soccorso da “sans papiers” non c’è da stupirsi che i nostri cooperanti, dei medici indipendenti in Afghanistan, vengano screditati dai massimi vertici del nostro paese. Il problema è proprio questo: Emergency rifiuta la guerra, presta la propria opera umanitaria a chiunque ne abbia bisogno. “Non chiedono la carta d’identità ai feriti, come non lo farebbero ad un uomo in punto di morte”.
Per Frattini perfino un ospedale “di sinistra” nell’Hemland, la zona più violenta e pericolosa dell’Afghanistan diventa scomodo. Tanto scomodo da voler dare adito (dall’alto del suo ruolo di Ministo degli Esteri dello Stato Italiano) alla evidente bufala che accusava i nostri medici di appoggiare i Talebani introducendo armi nella struttura di cura. Bisogna avere delle certezze nel complesso groviglio delle Relazioni Internazionali, Emergency ha curato in quell’ospedale dal 2004 ben 56.000 feriti. Gino Strada è però accusato di fare troppa politica e questo basta per porre dei dubbi e confondere l’opinione pubblica per creare una nuova spaccatura anche sui temi umanitari: tra destra e sinistra.
“È venuto il momento – afferma Matteo Corbo, segretario provinciale dei GD – che il Governo italiano si assuma le proprie responsabilità in politica estera: la tutela di chi ogni giorno lotta per difendere i diritti umani deve essere la nostra assoluta priorità”
I Giovani Democratici scelgono da che parte stare, e saranno sabato alla manifestazione in Piazza Navona a Roma indossando la maglia: IO STO CON EMERGENCY.
Manuela Mtanis
Resp. Esteri Giovani Democratici Padova