Emma Bonino leghista? Ad attestarlo è uno screen shot che gira nelle ultime ore come un turbine tra tweet e post scandalizzati su facebook. Ed i padovani della zona ovest della città se la ricordano quella campagna elettorale della primavera del 1994. Era l’epoca della prima Forza Italia, capeggiata da Elisabetta Casellati e Leonardo Padrin che dovettero mandar giù il rospo della “paracadutata” Emma Bonino, candidata nel seggio, considerato a ragione blindato, di Padova – collegio 14, che comprendeva appunto la zona ovest della città e il grande comune del’hinterland Selvazzano Dentro. Essendo la sua una candidatura all’uninominale, definirla una candidatura della Lega Nord sarebbe quantomeno bislacco, dato che a quella elezione concorrero tutte le forze del centrodestra, con una affermazione notevole nel proporzionale di Forza Italia e piuttosto modesta, a ben guardare, proprio della Lega Nord.
Quelle elezioni, giusto per rinfrescare la memoria, furono le prime vinte da Silvio Berlusconi con il Polo delle Libertà – del buon governo con il 42 per cento conto la gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto “Progressisti” ferma al 34 per cento e il Patto per l’Italia di Mariotto Segni fermo al 15 per cento.
- Kentucky Fried Chicken sbarca a Padova in piazzale della Stazione
- L’appello del presidente di Confartigianato Padova Boschetto: “I candidati si occupino delle imprese”