Dopo le polemiche relative alla lectio magistralis senza contraddittorio tenuta da monsignor Rino Fisichella, arriva la risposta dialettica dell’Ateneo. Tra venerdì e abato aranno due gli incontri sul rapporto tra etica e diritto alla morte.
“Con questo convegno – dice Ines Testoni organizzatrice dell’incontro e direttore del Master in Death studies & the end of life dell’Ateneo patavino – Padova mostra, nell’accordo che unisce le istituzioni del governo della città con quelle che amministrano il sapere scientifico e religioso, che il confronto non è mai temibile, neppure quando in gioco ci siano i difficili temi che riguardano la gestione dei confini tra la vita e la morte. Per questa ragione il convegno, che vede in Padova e nella sua storia universitaria un teatro privilegiato, intende mostrare che quando è in primo piano l’essenza dell’umano, ossia l’intelligenza e la capacità di ragionare secondo intelletto, svanisce qualsiasi paura del confronto. Su questa via è possibile trovare le risposte più difficili in cui ognuno si senta rispettato in quanto soggetto”.
Il convegno “Morire tra ragione e fede: Universi che orientano le pratiche di aiuto”, che a partire da venerdì 20 marzo si tiene all’Università di Padova, vuole mettere al centro questa fondamentale consapevolezza culturale e per questo i lavori delle due giornate saranno introdotti da una tavola rotonda in cui si confrontano, ad un alto livello speculativo, due sommi rappresentanti per un verso del pensiero laico e per l’altro del pensiero religioso: Angelo Scola ed Emanuele Severino.
Il filosofo Emanuele Severino e il Cardinal Angelo Scola non sono peraltro sconosciuti l’uno all’altro, nel loro linguaggio, in quanto hanno condiviso un comune maestro, Gustavo Bontadini, capace di dare grande impulso proprio alla riflessione intorno al rapporto ragione-fede.
Venerdì 20 marzo alle ore 9.00, in Archivio Antico del Palazzo del Bo, intervengono per i saluti Vincenzo Milanesi, Rettore dell’Università di Padova, Flavio Zanonato, Sindaco di Padova, Giuseppe Micheli, Preside di Scienze della Formazione, Andrea Toniolo, Preside della Facoltà Teologica, Pietro Boscolo, Preside di Psicologia, Patrizia Bisiacchi, Direttore del Dipartimento Psicologia generale, e Ines Testoni, responsabile scientifico del convegno.
Alle ore 10.30 i lavori si aprono con il confronto tra il Patriarca di Venezia, Angelo Scola, e il filosofo Emanuele Severino moderati dall’editorialista Armando Torno.
Nel pomeriggio, dalle ore 14.30, sempre in Archivio Antico del Palazzo del Bo si svolgeranno due sessioni: una dal titolo “Morire e dolore”, presieduta da Giuseppe Zaccaria, Prorettore vicario dell’Università di Padova, che vedrà le relazioni di Giulio Goggi, Arnaldo Petterlini, Francesco Campione, Marina Sozzi e Franco Toscani, l’altra “Morte tra medicina e psichiatria” presieduta da Luigi Pavan, dell’Università di Padova, a cui partecipano Enrico Facco, Andrea Drusini, Gaetano Thiene e Ines Testoni.
Sabato 21 marzo dalle ore 9.00, il Convegno si sposta alla Facoltà teologica di Padova, via del Seminario 29, per la Lectio magistralis di Enrico Berti cui seguiranno gli interventi di Dora Capozza, Antonio Da Re, Corrado Viafora e Paolo Benciolini su “Bioetica e questioni di deumanizzazione”.
Nel pomeriggio, dalle ore 14.00, sempre alla Facoltà teologica di Padova, i lavori si concludono con le relazioni, tra gli altri, di Giampietro Rupolo, Renzo Pegoraro, Franca Bonin su “Lavoro di rete, sostegno, ricerca” coordinati da Renzo Vianello.
Il Convegno “Il morire tra ragione e fede. Universi che orientano le pratiche di aiuto” è organizzato dal Dipartimento di Psicologia generale dell’Ateneo patavino.
Programma del Convegno: http://endlife.cab.unipd.it/convegno/programma