Evasore totale per due milioni e mezzo di euro: la Guardia di finanza di Padova gli sequestra quadri, auto di lusso e immobili

 

La Compagnia della Guardia di Finanza di Cittadella ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Padova, su beni e utilità del valore di oltre due milioni e mezzo di euro, riconducibili ad un evasore totale “titolare di fatto” di una società avente sede legale in Carmignano di Brenta (PD), che si occupa della compravendita di capi di abbigliamento dall’estero e successiva rivendita ad operatori nazionali.
L’attività d’indagine è scaturita da pregressa attività ispettiva eseguita dall’Agenzia delle Dogane di Padova nei confronti della stessa società, nell’ambito della quale era stato segnalato all’Autorità Giudiziaria un soggetto di nazionalità romena, rappresentante legale, ma solo “sulla carta”, della s.r.l. in questione, resosi responsabile dei reati di omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili.
Sin da subito, però, l’attività investigativa delle Fiamme Gialle di Cittadella ha portato a ritenere che il rappresentante legale di diritto, originario dell’est Europa, non avesse quei requisiti imprenditoriali idonei per gestire una tale attività commerciale con caratteri di transnazionalità.
Mediante l’esecuzione di accertamenti bancari, riscontri presso gli acquirenti della società oggetto d’indagine, sommarie informazioni testimoniali e perquisizioni, i militari sono riusciti a definire chiaramente chi fosse il reale amministratore della società in questione e ad ottenere l’emissione del decreto di sequestro preventivo di importo milionario.
L’artefice “italiano” dell’attività imprenditoriale nel 2010 aveva rilevato una società dell’Alta Padovana e l’aveva poi intestata al predetto soggetto romeno, sempre irreperibile. Successivamente a nome e per conto dello stesso, aveva messo in piedi una vera e propria “rete di distribuzione” di capi di abbigliamento acquistati perlopiù dalla Germania e dalla Cina, rivenduti poi ad operatori del centro-sud Italia. Il tutto senza versare le imposte dovute pari a oltre 2 milioni e mezzo di euro.

Sono stati sequestrati:
9 immobili (riconducibili all’indagato);
5 quadri d’autore detenuti presso l’abitazione di residenza dell’indagato, risalenti all’epoca storica a cavallo tra il 1600 e il 1700 (che saranno successivamente periziati);
un’autovettura marca BMW mod. X6;
un’autovettura d’epoca marca Cadillac mod. Fleetwood (presumibilmente dell’anno 1952) in fase di restauro presso un’officina del mantovano.
Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni “per equivalente”, in caso di reati tributari, trae origine dalla legge finanziaria per l’anno 2008 e, nel rivestire carattere essenzialmente sanzionatorio, viene effettuato sui beni mobili, immobili e utilità appartenenti o riconducibili ai soggetti che si sono resi colpevoli di taluni reati tributari, per un valore “equivalente” all’imposta evasa dovuta all’erario.