Da Flavio Zanonato riceviamo e pubblichiamo:
Il “federalismo” non arriva, anzi, arriva il suo contrario! Tagli ai Comuni e nessuna riduzione e controllo della spesa al Sud, limitazioni anche sul tipo di spesa che i Comuni possono fare, alla faccia dell’articolo 119 della Costituzione che recita “i Comuni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa”. Il “federalismo demaniale” è una bufala colossale e nessun bene di un qualche significativo valore, per esempio caserme dismesse, è stato ceduto dallo Stato ai Comuni . Per i costi standard… “campa cavallo”… bisognerà aspettare il 2018, come se non fosse già noto quanto costa un pasto in una mensa, il trasposto scolastico a km o una siringa. E la Lega che fa? Salva Cosentino da un processo per camorra e usa le armi di “distrazione di massa” cercando nascondere che il Re è nudo. Bossi, sempre più imbarazzato, parla di “porci romani”, Maroni alza la voce contro i Rom, il sindaco di Treviso –in delirio di onnopotenza- proibisce l’Inno di Mameli, ad Adro si riempie una scuola di simboli leghisti dicendo che la “foglia di marijuana” è un antico simbolo padano. Un’affermazione che, per contenuto di verità, fa il paio con quella secondo cui Il Giornale attacca Fini all’insaputa di Berlusconi. Siamo al “federalismo del blà blà”, ovvero contenuti zero e chiacchiere per spostare l’attenzione. Intanto il Paese affonda economicamente e moralmente con buona pace dei lavoratori, della Marcegaglia e di Bagnasco.
Flavio Zanonato
Sindaco di Padova