Il NordEst ai tempi della crisi, della riforma dell’articolo 18 e dell’Italia che non si sblocca in prima serata dalla Zanardi editoriale di Padova, in viaggio verso la Bosnia e la Serbia per salvare dall’estero le aziende e i posti di lavoro in Italia. E’ il fil rouge che lega le molte storie raccontate in queste ore dalle principali trasmissioni Rai, che hanno come fulcro il Veneto. Cicerone alle troupe di Agorà e Ballarò è l’associazione Federcontribuenti, che ha messo a disposizione degli inviati l’esperienza maturata dall’organizzazione sempre al fianco degli imprenditori in difficoltà nella giungla costituita da adempimenti fiscali, banche troppo spesso ostile e amministrazioni pubbliche matrigne.
L’avvocato Marco Zanetti ha raccontato al microfono di Martina Proietti la serie di adempimenti a cui è sottoposta ogni giorno una normale impresa che opera in Italia. Mentre Diego Moscheni, vice presidente dell’associazione di imprenditori con base a Treviso Unionliberi, ha accompagnato la giornalista in Bosnia Erzegovina, dove un gruppo di investitori veneti e lombardi ha messo in piedi in 12 mesi una azienda che produce pellet per le stufe 24 ore su 24. “In Italia – spiega Moscheni, ci sarebbero voluti anni solo per i permessi”.
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Ancora più lontano il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella ha accompagnato l’inviato di Ballarò Alessio Lasta. “Siamo andati in Serbia nei giorni scorsi – spiega Paccagnella, che sarà protagonista del servizio cardine di questa sera – un paese dove impieghi meno di tre giorni per incontrare il ministro dello sviluppo economico e dove la tassazione arriva per le newco al 10%, zero per gli utili dei primi tre anni reinvestiti. Lì stiamo accompagnando alcune imprese che debbono per forza delocalizzare parte della produzione, per poter salvare l’azienda in Italia”. E di una azienda che sta ripartendo racconterà la storia Francesca Fagnani, giornalista di Ballarò, in onda stasera su Rai Tre. Si tratta della Zanardi editoriale, dove i lavoratori hanno deciso di investire il fondo della disoccupazione per far ripartire l’impresa, dopo che uno dei titolari si è ucciso, pressato dalle preoccupazioni per l’azienda, all’inizio di quest’anno.
“Quella della Zanardi è una vicenda che Federcontribuenti ha seguito da vicino – spiega Marco Paccagnella – e siamo felici che anche i grandi talk nazionali si accorgano che qui in Veneto la questione dell’articolo 18 è già ampiamente superata. Noi non ci battiamo tanto per il contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma perchè a tempo indeterminato siano i porti di lavoro, attraverso la sopravvivenza delle aziende. Cosa se ne fa un operaio del tempo indeterminato scritto sul contratto quando l’azienda per cui lavorava ha chiuso strozzata da banche e tasse?”