Federcontribuenti sullo stralcio delle cartelle Equitalia 2000/2010: “E’ un ripristino della legalità”

 

”Lo stralcio delle cartelle esattoriali dal 2000 al 2010 definito, vergognosamente, un regalo agli evasori da opposizione e parte dell’elettorato, è invece un ripristino della legalità”. Lo sostiene una nota di Federcontribuenti nella quale si evidenziano le dimenticanze dei governi precedenti ”di tutti i suicidi, i fallimenti che hanno desertificato la forza occupazionale dello strazio di migliaia di famiglie messe in ginocchio dal pizzo di Stato, la vecchia Equitalia”. La Legge prevede termini precisi per prescrivere un debito non pagato, ”fin ora si è invece taglieggiato superando il confine della giustizia civile e tributaria”. ”Ricordiamo che dal 2000 al 2017 abbiamo avuto 1.560 suicidi, tutti piccoli imprenditori o persone che avevano perso il lavoro finendo nel tritacarne di banche ed Equitalia e ora io chiedo – parla Marco Paccagnella Presidente della Federcontribuenti – ai tanti cittadini che si dicono onesti, per non dire altro…,  per aver pagato tutto anche con sacrificio e alla nostra opposizione finemente ridicola; se tutti questi morti avessero avuto i soldi per pagare una tassa, una multa si sarebbero fatti portare via tutto da banche ed Equitalia fino anche la vita? La Costituzione  – sottolinea Paccagnella rivolto alle opposizioni –  la tirate fuori solo quando vi fa comodo o vi siete dimenticati che noi tutti siamo chiamati a contribuire a seconda della capacità reddituale? Ma tutto questo odio verso chiunque non avvelena noi, ma voi in quanto vi toglie la capacità di provare rispetto, pietà, senso di giustizia e comprensione”. Federcontribuenti, tiene a precisare la nota dei consumatori, per anni ha seguito centinaia di cittadini entrati nella morsa del fisco nemico, perseguitati da banche e fisco a cui veniva tolto un pezzo alla volta tutto frutto di lavoro e sacrificio; per anni ha tenuto attivo il numero verde anti suicidi quindi sa benissimo quante lacrime e ingiustizie hanno sventrato intere famiglie. ”Chi si sente offeso solo perchè, finalmente, vede applicata la legge – conclude –  si faccia un giro alla Caritas o nei cimiteri. Troverà certamente la vergogna perduta”.