Flavio Colantuoni apre la serie. E’ lui il primo premiato con lo “Sfogeto Sgajo” , riconoscimento creato dalla Confraternita dei Sfogeti che riunisce un centinaio di giornalisti enogastronomici del Nord Italia. Colantuoni è stato scelto dalla giuria del premio, solo in apparenza goliardico, per la sua invidiabile carriera, costellata di successi. L’ultimo dei quali è la conquista della Stella Michelin da parte del ristorante “Il Refettorio”, che fa parte del Monastero Santa Rosa, resort di Conca dei Marini che Colantuoni dirige dall’apertura – avvenuta nel maggio del 2012 – e che attualmente è segnalato da molte guide internazionali come una delle soste più belle del mondo. Di recente Forbes lo ha segnalato come il 36° nella classifica mondiale. A consegnare il premio a Colantuoni è stato Emanuele Boaretto, presidente di FederAlberghi Abano – Montegrotto e presidente nazionale di FederAlberghi Terme. Boaretto che conosce Colantuoni da tanti anni: “Un professionista unico, capace di coniugare il lusso alla semplicità – ha detto – e una persona umile, sempre aperta agli altri”.
Colantuoni vanta un’invidiabile carriera nell’ambito dell’hotellerie internazionale di alto livello. Partito tanti anni fa dalla natia Montegrotto, con grande umiltà e tanta passione per apprendere e sviluppare l’arte nobile dell’accoglienza, è cresciuto costantemente grazie alle esperienze maturate negli hotel di tutti i continenti, affinando una professionalità che nel tempo è diventata magistrale. Il suo grande merito è tuttavia non aver mai perso di vista i valori umani, che sono alla base della sua condotta di vita semplice, sempre attenta al rispetto dell’altro, al confronto costruttivo e allo spirito di accoglienza.
Come direttore d’albergo ha collezionato soddisfazioni di rilievo, lasciando un buon ricordo di sé in vari contesti turistici importanti, come Parigi, St. Moritz, Londra, Venezia, Terme Euganee e Costiera Amalfitana. Al Monastero Santa Rosa il suo primo ospite è stato il principe Alberto di Monaco.
Giunta alla nona edizione, la cena degli sfogeti ha richiamato a Monselice, ancora una volta, più di cento penne enogastronomiche e appassionati gourmet. Lo staff del Tavern di Villa Cornèr, con il proprietario Roberto Veronese in testa, si è prodigato per rendere unica la serata dedicata agli umili sfogeti, piccole sogliole dal grande sapore, selezionati da Mario Stramazzo, penna enogastronomica e accademico della Cucina Italiana, che è il principale artefice della festa. Ne è uscita una serata da incorniciare, a partire dagli antipasti: con gli show cooking di Fabio Legnaro dell’ AnticaTrattoria Ballotta, di Roberto Zanca di Hangar 78 e di Sabbia&Sale (notevole la sua tartara di tonno) e di Marco Volpin del ristorante Le Tentazioni di Villatora di Saonara che ha preparato un mini hamburger di pesce.
A tavola l’ Impepata di cozze del Tavern con pomodoro Pera d’Abruzzo e Olio Aprutino Pescarese DOP, con il Vialone nano Melotti allo zafferano d’Aquila DOP e Seppie al nero, Sfogeti fritti, ma anche “moletti, patarace, schie e sarde”.
Il tutto accompagnato da prestigiose etichette di note aziende del Triveneto: Villa Parens di Giovanni Puiatti, Gianni Tessari, Bèlon Du Bèlon, Bollicine di Franciacorta, Salvan, Terre di San Venanzio, Durello DOC, Vini Tommasi – Family Estates e alcuni vini del Consorzio Vini Doc dei Colli Euganei.
Dulcis in fundo i dolci di Loison (panettone e macarons) e la millefoglie con gocce di cioccolato dell’Antica Trattoria da Ballotta. Il vino passito Greco di Bianco DOC della ditta Ceratti (Casignana RC), ha più che degnamente chiuso la serata.
Nata come una cena tra amici – animata da Mario Stramazzo e Renato Malaman, la serata degli sfogeti in queste nove edizioni è cresciuta al punto da diventare un appuntamento imperdibile per la stampa enogastronomica.