Da Flavio Manzolini, presidente di Turismo Padova Terme Euganee riceviamo e pubblichiamo:
“Il dibattito sul nostro sistema turistico è un tema caldo. Per fortuna. Era ora che ci accorgessimo delle potenzialità che offre il nostro territorio in ambito turistico e soprattutto delle ricadute economiche che questo può assicurare per tutti: dagli albergatori agli operatori turistici, culturali, congressuali, ai negozianti, ai ristoratori. Forse doveva arrivare la crisi per smuovere le acque placide su cui ci siamo adagiati per anni, senza voler notare il lavoro continuo e lontano dai riflettori di chi ha voluto dare obiettivi e strumenti per rendere accogliente e appetibile la nostra città, le terme, i colli. Stiamo attendendo tutti, tecnici, operatori, politici, «stake holders» come si usa dire oggi, la presentazione ufficiale dello studio condotto da Josep Ejarque, commissionato e finanziato della Camera di Commercio di Padova, sull’analisi del sistema turistico padovano. Sappiamo di poter condividere i punti salienti della sua relazione, anche perché parte dagli stessi presupposti su cui stiamo lavorando da tempo ossia, la rivitalizzazione del «Sistema Turismo Padova».
Ci sono però alcuni aspetti che terrei molto a sottolineare, perché credo siano essenziali per produrre una politica turistica vincente per il territorio: 1) La differenziazione delle destinazioni; 2) Lo sviluppo dei «prodotti turistici»; 3) Il contesto regionale in cui la nostra città è evidentemente inserita; 4) L’organizzazione di un organismo di valorizzazione delle competenze turistiche.
La destinazione Padova città d’arte è una cosa, quella di Terme Euganee è un’altra: insieme possono darsi forza e plusvalore, ma non è detto che siano intercambiabili. Ognuna vive delle sue peculiarità e deve essere «sfruttata» appieno per questo. Inoltre i prodotti turistici che vengono proposti insieme alle destinazioni devono essere sviluppati sì raccogliendo sia le richieste dei fruitori ma partendo dalle caratteristiche del territorio. Una cosa è la richiesta di Wellness, un’altra la tradizione termale. Non dimentichiamo le azioni di riposizionamento sul termalismo e lo sviluppo delle attività del consorzio. Ed altrettanto importanti e quindi da tenere in considerazione, le potenzialità offerte da Padova come città non solo di monumenti ma anche di business, di terziario avanzato, di fiere e convegni.
L’idea di creare un ente che gestisca l’offerta di una destinazione può essere riduttiva se non si considerano le diverse destinazioni. E a mio avviso non si può prescindere da una regia regionale e da una relazione con la dimensione veneta e veneziana. L’idea da condividere, in sostanza, è quella della creazione di un organismo che sviluppi e valorizzi la promozione, l’accoglienza e la gestione di turisti ma anche di visitatori.
Il tema è come arrivarci nel breve-medio periodo e come renderlo compatibile con la normativa regionale ed evitare un approccio autarchico che prescinda da una dimensione provinciale e appunto regionale alla materia. Non perdiamo le competenze maturate, ma potenziamole in un sistema integrato.
I nostri obiettivi sono l’accoglienza e la soddisfazione del turista, la qualità progettuale e il profitto per l’operatore turistico, il coinvolgimento a vantaggio della nostra comunità, ma anche il rispetto per le risorse ambientali. Il tutto sotto il cappello di un grande e forte brand di territorio, per creare coscienza e competenza al nostro interno, informazione e appetibilità verso l’esterno. Per i turisti, per i visitatori e per il nostro futuro”.
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