Dal sindaco Flavio Zanonato riceviamo e pubblichiamo:
Mi fa piacere che siano state pubblicate le domande, sia perché in questo modo ho l’opportunità di rispondere pubblicamente, sia perché i lettori hanno modo di verificare come spesso si tratti di affermazioni travestite da domande e, in alcuni casi, il quesito si può tradurre in “E’ vero o non è vero che io ho ragione e tu hai torto?”.
Ma veniamo al merito.
1) Non è l’Amministrazione a stabilire quando una scuola è sicura, lo stabiliscono le norme che noi rispettiamo rigorosamente. I vigili del Fuoco hanno ritenuto necessario un intervento e noi a questa prescrizione ci atteniamo.
2) I costi sono di 1,3 milioni per il primo stralcio (restauro funzionale); sono poi necessari molti altri interventi per il restauro conservativo determinato dalla tipologia dell’edificio, che fanno lievitare i costi. Si tratta comunque di risorse di cui il Comune non dispone.
3) L’aver investito nel recente passato dei fondi testimonia la volontà del Comune di tenere aperta la scuola fino a quando è possibile.
4) In centro ci sono le scuole Pascoli, Mameli e Giotto che possono tranquillamente assorbire gli studenti della Petrarca. Il problema, oltretutto, si porrebbe anche qualora l’Istituto venisse chiuso per eseguire i lavori.
5) Proprio perché consideriamo le esigenze di tutti i cittadini padovani, vogliamo investire le risorse in maniera uniforme ed equilibrata, senza privilegiare né danneggiare nessuno.
6) Tutte le scuole medie della città, i plessi sono 23, offrono un ottimo servizio agli studenti e alle famiglie, se vi risulta che ci siano istituti che non rispondono a tali requisiti sarebbe bene segnalarli alle Istituzioni e all’opinione pubblica.
7) Il servizio CTP sarà garantito in sedi meno onerose.
8) In Centro storico, come ho già detto, ci sono altre tre scuole, che distano tra loro e dalla Petrarca poche centinaia di metri: la mobilità scolastica è assolutamente garantita.
9) Le procedure seguite dal Comune sono assolutamente corrette. La questione di fondo, comunque, riguarda la carenza di risorse, che permane sia che la decisione venga assunta dal Consiglio sia che venga assunta dalla Giunta.
10) L’Amministrazione ha il dovere di dire la verità ai cittadini e di indicare con chiarezza le decisioni che ha assunto e che intende assumere. I primi interventi sulla stampa sono avvenuti su iniziativa della scuola Petrarca.
La scuola Petrarca comunque sarà aperta ancora per 3 anni e qualora venissero reperite le risorse (basterebbe ad esempio che il Consiglio regionale approvasse l’emendamento presentato dai Consiglieri regionali padovani del Partito Democratico) saremmo ben felici di investirle, in accordo con la Comunità scolastica, nella scuola Petrarca.
Le decisioni che assumiamo rispondono ad un unico criterio: garantire a tutti i 5.000 studenti delle scuole medie padovane, ai 15.000 studenti delle scuole dell’obbligo e alle loro famiglie un servizio efficiente e strutture sicure, sia in centro che in periferia. Gli ingenti investimenti di questi anni nella Pubblica Istruzione, oltre 40 milioni di euro e altri 10 solo per quest’anno, ne sono la dimostrazione.