“Noto con piacere che il tema del taglio dei costi per energia elettrica, gas e acqua sta diventando centrale nella campagna elettorale dopo che per primi abbiamo messo al centro questo tema nel programma di candidatura, sin dalla mia presentazione il 5 marzo. Credo che Hera non debba limitarsi a distribuire dividendi una volta l’anno, spartendo con l’amministrazione del Comune di Padova una parte degli utili e dell’aumento di fatturato, ma debba prevenire assieme al Comune le situazioni di sofferenza dovute alla povertà strisciante in città”.
A dirlo la candidata sindaca di Padova Francesca Gislon, sostenuta da un movimento civico che si riconosce nel mondo del privato sociale, dell’associazionismo e della società civile padovana.
“Occorre trovare strumenti finanziari nuovi per garantire alle famiglie ed alle imprese la continuità della fornitura anche in situazioni di temporanea sofferenza – spiega Francesca Gislon – per questo da sindaca convocherò da subito i vertici di Camera di commercio, Fondazioni Bancarie e principali istituti di credito cittadini ed associazioni dei consumatori assieme ai sindacati per fare un patto per Padova chiaro e di ampio e lungo respiro. Il Comune metterà sul tavolo i 5 milioni di euro derivanti dai dividendi di Hera ed altrettanti derivanti dai tagli alla spesa corrente. Mi aspetto che la Camera di commercio faccia altrettanto e uno sforzo importante me lo aspetto dalle fondazioni bancarie e dagli istituti di credito. I padovani, tutti, compresi i professionisti e i titolari delle piccole imprese, sapranno di non essere soli e di poter invece poter contare su un fondo di garanzia ampio e facile da usare: la crisi sarà dura, lunga e straordinaria e per fronteggiarla con efficacia e dignità occorrono strumenti altrettanto forti e straordinari. Le elemosine elettorali non ci interessano, a noi interessa mettere in piedi soluzioni solide e realizzabili”.
A dirlo la candidata sindaca di Padova Francesca Gislon, sostenuta da un movimento civico che si riconosce nel mondo del privato sociale, dell’associazionismo e della società civile padovana.
“Occorre trovare strumenti finanziari nuovi per garantire alle famiglie ed alle imprese la continuità della fornitura anche in situazioni di temporanea sofferenza – spiega Francesca Gislon – per questo da sindaca convocherò da subito i vertici di Camera di commercio, Fondazioni Bancarie e principali istituti di credito cittadini ed associazioni dei consumatori assieme ai sindacati per fare un patto per Padova chiaro e di ampio e lungo respiro. Il Comune metterà sul tavolo i 5 milioni di euro derivanti dai dividendi di Hera ed altrettanti derivanti dai tagli alla spesa corrente. Mi aspetto che la Camera di commercio faccia altrettanto e uno sforzo importante me lo aspetto dalle fondazioni bancarie e dagli istituti di credito. I padovani, tutti, compresi i professionisti e i titolari delle piccole imprese, sapranno di non essere soli e di poter invece poter contare su un fondo di garanzia ampio e facile da usare: la crisi sarà dura, lunga e straordinaria e per fronteggiarla con efficacia e dignità occorrono strumenti altrettanto forti e straordinari. Le elemosine elettorali non ci interessano, a noi interessa mettere in piedi soluzioni solide e realizzabili”.