“La crisi? Non è finita, anzi per il Veneto prevedo tempi duri dopo il terremoto delle banche popolari mi aspetto ulteriori contrazioni sul consumo delle famiglie”. A dirlo con la consueta pacatezza l’altro giorno a Casalserugo in occasione dell’inaugurazione del 109esimo supermercato Alì Francesco Canella, patron del gruppo che fattura oltre un miliardo di euro ed occupa oltre 3300 persone direttamente, con un indotto che vale quasi il doppio.
“Questo territorio mantiene delle potenzialità che sono state fiaccate dalla delocalizzazione della produzione e dall’aumento della pressione fiscale ma che ci sono ancora – ha continuato Canella – occorre sprigionare le energie del territorio mettendo mano alla burocrazia innanzitutto, un intralcio troppo spesso. Le faccio due esempi. Prima di questo supermercato abbiamo inaugurato l’ampliamento della struttura di via dei Colli in un capannone. Io quel capannone l’ho comperato in lire: ci ho messo 20 anni da quando ho comprato la struttura a quando l’ho potuta aprire. A Casalserugo abbiamo realizzato una nuova pista ciclabile e una nuova piazzola per l’autobus e una stazione di ricarica per auto eletriche. Tutto consegnato prima ancora dell’apertura del supermercato. Il sindaco Elisa Venturini in questo ha avuto un ruolo determinante per rendere relativamente rapido il processo burocratico, che certo è fatto di procedure e e controlli che devono sempre esserci, ma che non possono durare all’infinito”.
109, e non ci si ferma, presidente Canella. A quando il numero 110?
“Entro la fine dell’anno puntiamo ad inaugurare anche il punto vendita di Saonara. Poi altri due o tre supermercati dovrebbero essere pronti nel corso del prossimo anno. Continueremo a crescere, grazie alla fiducia dei nostri clienti che premiano la qualità dei nostri fornitori”.
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