Il funerale di Sofia Ponchia, pur nella grande tragedia che ha travolto quanti volevano bene a questa ragazza di 23 anni, è stato un evento di bene. Merito della scelta della famiglia, papà Roberto e mamma Maria Grazia, di non chiedere fiori, ma di donare offerte alla Città della Speranza. La chiesa di Santa Rita ieri mattina non ha potuto contenere le tante persone arrivate, sbalordite ed atterrite dal dolore, per dare l’ultimo saluto a Sofia, morta all’alba della vita.
Il papà di Sofia sulla pagina facebook ha ringraziato quanti volevano bene a sua figlia con due messaggi:
“Mi sento di riportare le parole scritte da un’amica di famiglia – scriveva Roberto Ponchia alla vigilia del funerale – nei confronti di Sofia Ponchia perchè le trovo bellissime:
“Guardo e riguardo questa foto. L’hai fatta per festeggiare il nuovo taglio di capelli pochissimo tempo fa ricordo che ho pensato che una con due occhi così sta bene anche con un carciofo in testa. Ecco gli occhi sono lo specchio dell’anima si dice, li guardo e ci vedo una cosa che non so dire,per ignoranza o per pochezza di linguaggio, non so. Ecco adesso capisco non sono cosa di questo misero mondo.23 anni sono un lampo e tu Sofia sei passata come un fulmine, sai di quelli bellissimi che si ammirano nelle sere d’estate.
La tua luce ci ha abbagliato riapriamo gli occhi e ci troviamo in mezzo alla nebbia di una nuvola nera di quelle che si posano stanche sui monti ,le montagne che ti piacciono tanto. La nebbia ci avvolge e adesso non riusciamo a vedere niente, ne le stupide galline che attorno a noi si azzuffano per niente e neppure il panorama. Sei stata un bellissimo spettacolo per chi ti ha potuto conoscere,scintille di te adesso illuminano la strada di persone che conoscono lo spaventoso buio della malattia. Grazie Sofia per lo spettacolo”
Questo il messaggio di questa mattina:
SOFIA rigrazia tutti per il caloroso abbraccio che avete e che state ancora dando a tutta la sua famiglia. Si percepisce nettamente tutto il vosto impegno e amore per poter alleviare in qualche modo il nostro dolore……