“Essere entrati nella fusione con la municipalizzata Hera significa muoverci in un nuovo mondo. E’ una nuova azienda che conquisterà rapidamente nuovi mercati. Abbiamo mantenuto la natura territoriale della società, che manterrà la situazione attuale di servizio vicino ai cittadini”. A dirlo il sindaco di Padova Flavio Zanonato all’indomani della votazione del consiglio comunale che ha dato il via libera all’entrata di Acegas Aps in Hera. Sui timori di tipo occupazionale il sindaco di Padova rassicura: “L’accordo con il sindacato è che rimarranno gli assetti occupazionali attuali, specie per gli inquadramenti non dirigenziali. Non cambierà la qualità dell’occupazione.”
“Contro questa operazione – spiega Zanonato – abbiamo sentito ragionamenti che non hanno fondamento. L’alternativa era quella di arroccarsi in un fortino, noi abbiamo preferito aprirci al mare della competizione e del mercato, perché crediamo nella grandezza di Aps che ha nuove opportunità di rilancio all’interno di questo nuovo aggregato aziendale. L’accordo rompe lo schema del localismo che apre prospettive di nuove opportunità occupazionali e nuovi servizi da conquistare”.
Soddisfatto dell’operazione di fusione avviata da Padova e avvallata anche dal consiglio comunale di Padova, anche il vice sindaco Ivo Rossi. “Si tratta della decisione politica più importante di questa amministrazione negli ultimi tre anni – spiega il vice sindaco Rossi – Chi ha contestato la decisione immaginava una situazione monopolistica ancorata ala rendita, una situazione che non esiste più, dato che i servizi vengono posti in gara: lo prevede la legge. Qualora Aps avesse perso le gare si sarebbero trovati in una situazione di grande difficoltà per primi i lavoratori. Aver creato le condizioni per avere dimensioni maggiori e un assetto più competitivo ci mette al riparo da questi rischi. Da oggi nella struttura di comando facciamo parte della seconda multiutility d’Italia dopo A2a. E’ il primo gruppo del settore ambiente, è una azienda che entra nella top 20 delle aziende italiane. Gli utili passeranno mediamente, per quanto è la quota di spettanza al Comune di Padova dagli attuali 3 milioni di euro ai 5 che arriveranno dalla nuova società. Il peso nel nuovo sistema aggregato sarà quello della qualità delle idee e delle proposte che proverranno da Padova”.