Il presidente veneto dell’associazione GayLib sul Gazzettino di oggi parla di «un disservizio pubblico per una libera informazione» denunciando un caso di discriminazione sessuale informatica in biblioteca ad Este. A sollevare la polemica sulla impossibilità di accedere ai siti di cultura gay dai terminali della biblioteca civica, è Alberto Ruggin, presidente veneto dell’associazione GayLib, assurto all’onore delle cronache nel novembre di due anni fa, quando il giovane atestino fu estromesso dall’attività del coro della parrocchia delle Grazie per il suo orientamento sessuale. «Avevo bisogno di documentarmi su alcuni siti di informazione giornalistica come Gay.it e Gay news – racconta Ruggin -. Non ero alla ricerca di siti pornografici, ma di semplice materiale documentativo di cultura gay. Ma non mi è stato possibile raggiungerli. Mentre invece si può accedere a pagine dal contenuto chiaramente pornografico». Ruggini porta all’attenzione di tutti quello che per lui rappresenta un disservizio vero e proprio.
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