Trecentonovantasei famiglie sostenute, 1108 bollette pagate per un contributo medio di 477 euro. Questo il bilancio dei primi tre mesi di attività del progetto “La generosità che batte la crisi”, nato da una rete di enti e associazioni – Comune di Padova, Cgil, Cisl, Uil, Acli, Caritas, Beati Costruttori di Pace, Ucid – che hanno deciso di dare una risposta al forte aumento di famiglie che non riescono a pagare le utenze domestiche. L’iniziativa prende le mosse dal protocollo firmato in occasione della fusione Acegas Aps–Hera, che prevede che una parte degli utili vengano investiti dal Comune nel sociale. Ai contributi inizialmente messi a disposizione dal Comune di Padova, che ha versato 100mila euro, e dall’Ucid di Padova (Unione cristiana imprenditori dirigenti), che ha sostenuto lo sforzo logistico e organizzativo e le spese di operatività del progetto gestito dall’associazione Migranti Onlus, si sono affiancati i contributi della Caritas di Padova e di alcuni privati cittadini, per una raccolta totale di 157mila euro.
Per garantire l’avvio della seconda fase del progetto, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha ora deciso di stanziare 50mila euro: l’annuncio è stato dato mercoledì sera dal consigliere di amministrazione della Fondazione Matteo Segafredo nel corso di un incontro fra i promotori e i sostenitori dell’iniziativa che si è svolto a Palazzo Moroni. All’erogazione dei contributi si è accompagnata un’attività di accompagnamento e orientamento: fra le persone che hanno beneficiato del contributo, 107 sono state coinvolte in un incontro informativo sul risparmio energetico, 81 hanno partecipato a incontri di orientamento al lavoro, mentre altri 33 sono stati indirizzati al Fondo straordinario di solidarietà per essere accompagnati in percorsi di inserimento lavorativo. L’età media dei beneficiari è di 44 anni: un dato che mostra come a fare i conti con situazioni di disagio siano sempre più spesso persone nel pieno dell’età lavorativa. Significativo anche il fatto che i beneficiari abbiano dichiarato di trovarsi in situazione di forte difficoltà economica in media da 12-14 mesi: in molti casi si tratta quindi di famiglie che fino a qualche anno fa riuscivano a far quadrare i bilanci familiari e che si sono trovate a fare i conti con la perdita del lavoro. Quasi un beneficiario su due (48%) è di nazionalità italiana, solo nel 12% dei casi si tratta di proprietari di immobili, mentre circa la metà del campione risiede in alloggi Ater. Interpellati circa la qualità del proprio impianto riscaldamento, 6 su 10 lo hanno giudicato obsoleto.
«Nei primi nove mesi di quest’anno – è la considerazione amara dell’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Padova Fabio Verlato – le richieste di aiuto registrate dai nostri uffici sono aumentate del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per questa ragione ritengo indispensabile dare continuità a quest’esperienza, che si affianca al gran lavoro che stanno già facendo le assistenti sociali del mio settore, potenziando ulteriormente l’impegno sul fronte dell’accompagnamento: infatti l’assegnazione del contributo deve essere l’occasione per avvicinare le persone e attivare un percorso che possa aiutarle a uscire dalla loro condizione di difficoltà». In occasione della riunione di mercoledì il vice sindaco reggente Ivo Rossi ha inoltre dato la disponibilità a sostenere nuovamente il progetto con lo stanziamento di un contributo per il 2014. Anche Amedeo Levorato, intervenuto in rappresentanza dell’Ucid, ha ribadito la necessità di dare continuità all’iniziativa a fronte di un’emergenza che non accenna a diminuire: il prossimo obiettivo sarà quello di coinvolgere le aziende erogatrici di servizi pubblici (servizio idrico, gas, energia elettrica) e di sollecitare le categorie economiche perché si facciano carico di un problema che assume proporzioni sempre più preoccupanti. Un’intenzione condivisa dai rappresentanti degli altri enti promotori intervenuti nel corso dell’incontro: il segretario generale Cgil Padova Christian Ferrari, il vicecommissario Sabrina Dorio per la Cisl Padova Rovigo, il segretario generale Uil Padova Nello Cum, il direttore Caritas Padova don Luca Facco, Albino Bizzotto dei Beati i costruttori di Pace e i rappresentanti delle Acli di Padova. Da più parti è arrivata anche la sollecitazione ad allargare l’iniziativa agli altri comuni del Padovano, puntando anche a un coinvolgimento dell’amministrazione provinciale e a una maggiore integrazione con le iniziative del Fondo straordinario di solidarietà. Paolo Giopp, direttore generale Confidustria Padova, Nicola Rossi, presidente Confesercenti Padova, Gianmarco Russo, direttore generale di Veneto Sviluppo, Bruno Bianchi, direttore generale della Fondazione Antonveneta, e Andrea Galeota, responsabile servizio Promozione della Camera di Commercio – che hanno accettato l’invito a partecipare all’incontro di ieri sera – hanno già manifestato la volontà di aderire al progetto nella sua seconda fase. Da Confindustria Padova e dall’Ucid di Padova è arrivato anche l’impegno a mobilitare gli imprenditori, mentre Aps holding continuerà la campagna di sensibilizzazione sui propri circuiti pubblicitari. Nei prossimi giorni si riunirà il comitato tecnico per mettere a punto i prossimi passi. I promotori rinnovano l’appello alla donazione: per contribuire al progetto è possibile effettuare un versamento al seguente Iban: IBAN n. IT 39 C 01030 12150 000004632357 causale – sostegno famiglie in difficoltà città di Padova.