L’assoluta enfasi con cui Padova viene “sparata” ogni giorno sui media nazionali e internazionali come la città dove tutto è degrado, tutto è negativo, un vero inferno, risponde ad una precisa strategia del sindaco Bitonci tesa a dimostrare che la passata amministrazione ha lasciato devastazione.
Per mesi questa rappresentazione sarà molto utile prima di poter mostrare il miracolo del sindaco leghista capace di fare pulizia e ridare ordine a questo bronx finalmente ritornato in mano agli sceriffi.
E’ un film già scritto dove non c’è spazio per progetti tesi a migliorare la città. In effetti nella #Padovatuttodegrado non vi è spazio per grandi progetti (no ospedale, no 2a linea del tram, no auditorium) né per portare avanti i progetti di riqualificazione in città e nei quartieri, progetti già deliberati, con progetti esecutivi, finanziati e persino appaltati dalla Giunta Rossi. Dove si sono perduti questi progetti? Perché assistiamo ad un rallentamento e spesso blocco di tutte queste opere di trasformazione che avrebbero dovuto concludersi entro l’estate e che invece non decollano?
Facciamo qualche esempio: Prato della Valle; perché è bloccato il progetto di investimento per nuova illuminazione scenografica di tutta l’area monumentale con contemporanea installazione di diffusori musicali? Dopo il primo intervento sui lampioni dei viali tutto si è fermato. Le statue hanno ancora le vecchie lampade, molte delle quali fulminate da mesi. Insomma, degrado, incuria del luogo simbolo della nostra identità che nei progetti della giunta Rossi era invece immaginato come il luogo simbolo della città, una delle più belle piazze d’Europa e valorizzato come luogo romantico grazie alla musica diffusa all’interno dell’isola Memmia. Forse questo progetto già progettato e con il cantiere partito nel mese di maggio durante la Giunta di Ivo Rossi mal si coniuga con la Padova che deve ora apparire degradata e in preda a spacciatori, ubriaconi e malfattori?
Ed i progetti finanziati nel 2013 per i quartieri che dovevano essere realizzati durante l’estate come la Pista ciclopedonale di Via Pelosa a Cave, Piazzale S Stefano a Brusegana, la riqualificazione del centro di Mortise in via Cardan, perché risultano in stato di blocco (mai iniziati o con cantieri incredibilmente fermi o con stravolgimenti progettuali)? Perché al Portello che è diventato un gioiellino si vuole demolire e stravolgere una piazza che lo rende un elemento distintivo per residenti , studenti e turisti?
Basta propaganda: che la nuova amministrazione continui a lavorare per migliorare la nostra città, non per farla regredire. A partire dai progetti già pronti che i tecnici del Comune hanno il compito e il dovere di realizzare senza stravolgimenti. I dirigenti, a cui in questi giorni arriverà il premio di risultato, devono meritarsi l’indennità sui progetti effettivamente realizzati.
Gianni Berno Gruppo PD