Nei giorni scorsi il nostro Sindaco Flavio Zanonato ha affermato che è disponibile ad adottare l’ordinanza di Milano contro il consumo di alcolici ai minori di 16 anni se i risultati si riveleranno positivi. Va sottolineato che nel programma amministrativo di Zanonato è prevista una campagna contro le dipendenze giovanili da alcol e droga in stretta collaborazione con le agenzie educative del territorio (associazionismo, parrocchie, scuole e naturalmente famiglie). Questo progetto andrà a rafforzare le numerose iniziative attivate negli anni scorsi dagli assessorati per le politiche scolastiche e giovanili. Come per altri problemi occorre attivare provvedimenti di tipo educativo e preventivo unitamente ad azioni repressive, per informare, per trasmettere un messaggio chiaro contro le dipendenze di ogni tipo e a favorire salute, benessere, comportamenti che costruiscano la persona e non la distruggano. La nostra società sembra piuttosto rassegnata all’idea che una fetta significativa dei giovani assuma grandi quantità di alcol, fumi droghe cosiddette leggere che leggere non sono, che sia arrivata la moda del binge drinking (bere per ubriacarsi) , che sulle strade metà degli incidenti e delle morti sia causato dallo sballo da alcol e altre sostanze, che l’alcol sia diventato la prima causa di rischio invalidità, morte prematura e di malattia cronica nei giovani (20 mila morti in Italia all’anno a causa dell’alcol) con il Veneto che primeggia in questa drammatica classifica.
C’è un dato oggettivo: le famiglie e le singole istituzioni o agenzie educative non ce la fanno da sole e serve un patto tra tutti per mettere insieme le forze affinché intere generazioni non si trovino a pagare tra alcuni decenni un prezzo troppo alto.
Le famiglie in tutto questo non possono essere spettatrici passive, ma devono essere responsabilmente coinvolte con azioni che offrano strumenti informativi, spunti educativi capaci di incidere sui nostri giovani. Gli stessi giovani devono essere protagonisti di questa straordinaria azione preventiva che Padova vuole lanciare, tenendosi in rete con tutti quei comuni che vogliono collaborare; quindi ben vengano collaborazioni tra Padova e Milano, lasciando perdere le appartenenze politiche e guardando con responsabilità all’obiettivo da raggiungere e sperimentando le azioni più efficaci.
Gli esperti ci dicono che la più grande prevenzione per tutte le dipendenze è quella di aiutare a trovare un senso, un progetto forte per la propria vita, dei riferimenti certi. Istituzioni, scuole, associazioni, parrocchie, società sportive possono mettersi a servizio dei giovani e delle famiglie per questo straordinario patto educativo.
Anche il Consiglio Comunale cercherà di dare un segnale forte sostenendo l’azione amministrativa del sindaco e della nuova giunta e creando probabilmente una commissione consiliare ad hoc che si concentri sul mondo giovanile, sullo sport e su tutte le azioni che possono essere attivate non solo per i giovani, ma insieme ai giovani, per favorire lo sviluppo pieno delle persone e stili di vita corretti.
Gianni Berno
Capogruppo PD Consiglio Comunale – Padova