Il Vice-Coordinatore Provinciale di Padova del Popolo della Libertà Raffaele Zanon, nell’annunciare la presenza degli esponenti del partito alle iniziative ufficiali per il Giorno del Ricordo promosse dalle istituzioni e dalle associazioni degli esuli, sottolinea come finalmente la storia dell’esodo giuliano-dalmata sia diventata parte integrante della nostra cultura.
“Le cose sono cambiate radicalmente – aggiunge Zanon – la storia degli infoibati e le sofferenze degli esuli vengono oggi commemorate con una serie di iniziative bipartisan che segnalano una dovuta presa di coscienza dell’orrore compiuto dal regime titino. Non è tempo di polemiche, ma di onori. Ricordare significa tramandare, in questo caso la sofferenza, la disperazione, l’ingiustizia e il sopruso, ma anche la forza di opporsi ad una dittatura comunista.”
“Il 10 febbraio riconsegna al Paese una memoria che gli italiani avevano perso o addirittura ignorato, in questo giorno viene ricordata una pagina strappata irresponsabilmente dai principali testi scolastici e viene restituita dignità alla memoria delle migliaia di italiani barbaramente trucidati e dei 380 mila connazionali costretti all’esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sottrarsi alla repressione dei partigiani di Tito. Oltre 12 mila nostri concittadini delle terre istriane, giuliane e dalmate furono vittime della feroce pulizia etnica perpetrata dai partigiani slavi, annegati nel mare di Dalmazia o gettati nelle cavità carsiche dove ancora in gran numero giacciono. Un genocidio reso ancor più drammatico dal silenzio e dall’omertà che l’hanno avvolto in tutti questi lunghi anni.”
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“Giustamente il Ministro Gelmini ha sottolineato come a scuola questo sterminio e queste sofferenze subite da migliaia di nostri compatriotti non hanno trovato ancora uno spazio didattico adeguato”. Conclude Zanon – “Proprio nell’anno dei 150 anni dell’Unità d’Italia le istituzioni con l’aggiunta del mondo dell’istruzione hanno il compito importantissimo: tramandare il ricordo di queste pagine sconosciute alle nuove generazioni perché possano conoscere la storia del proprio popolo riconoscendo il sacrificio senza eguali di una comunità che ha sempre mantenuto alto e conservato preziosamente il senso delle tradizioni, dell’identità, della cultura italiana e veneta.”
- Giampietro Rupolo membro della Commissione nazionale della ricerca sanitaria
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