35 giovani avvocati padovani che giurano all’interno della suggestiva cornice di Palazzo della Ragione, l’antica sede dei tribunali cittadini.
La serata, che ha visto anche la consegna del Sigillo della Città da parte del Sindaco Giordani al Vicepresidente del Csm Fabio Pinelli e la partecipazione del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, è stata voluta dall’Ordine degli Avvocati della città del Santo.
La decisione di creare un momento di così grande valore simbolico è stata spiegata durante la cerimonia dal Presidente dell’Ordine l’avvocato Francesco Rossi: “Abbiamo bisogno di esempi, abbiamo bisogno di riti, non come vuota rappresentazione ma perché evocativi di valori. La toga che indossano avvocati e magistrati indica i soggetti designati dalla comunità all’amministrazione della giustizia ed è, al contempo, simbolo della dignità della professione forense, quella dignità di cui diciamo, attraverso la formula del giuramento, di essere consapevoli. Mi piace qui ricordare quell’avvocato che durante un’udienza tenutasi in videoconferenza, indossava la toga: è un gesto di resistenza umana, professionale culturale. Abbiamo bisogno di quella resistenza, perché essa è il presupposto della qualità della giurisdizione, un tema che dovremmo riportare al centro dei nostri dibattiti e delle nostre riflessioni. Qualità della giurisdizione che è indissolubilmente legata all’effettività del contraddittorio, un valore che non può essere sacrificato neppure difronte alle esigenze di celerità del processo”.
Rossi si è concentrato poi sul futuro della professione “Continuo a pensare che il futuro della nostra professione debba percorrere la strada che conduce a riaccreditare e a rendere nuovamente autorevole il nostro ruolo, facendoci preferire ad altri operatori del diritto e non, siano essi agenzie infortunistiche, società di consulenza o imprese per il recupero dei crediti.
Se è così, credo anche che la preparazione debba essere il fondamento della nostra autorevolezza, una preparazione da spendere sul mercato come garanzia di serietà e affidabilità. Ma questo è il punto. Non si può essere preparati in tutto. Qui nasce l’idea della specializzazione, dalla constatazione che non vi può più essere un sapere giuridico universale. Se per essere credibili è necessario essere preparati, allora è anche necessario essere specializzati”.