Giovedì i Solisti Veneti interpretano Salieri a Legnago

 

altSi apre il sipario sulla ricca stagione 2014-2015 del Teatro Salieri di Legnago, giovedì 30 ottobre (ore 20,45) con un concerto dei Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone.
E per l’occasione l’orchestra da camera italiana più popolare nel mondo riprende l’articolato programma artistico “In Viaggio con Salieri”, dedicato all’approfondimento della conoscenza delle opere del compositore legnaghese e del suo tempo. Il programma del concerto dei “Solisti” sarà, infatti, dedicato a Salieri e ad altri due grandissimi musicisti a lui contemporanei che, come lui, hanno operato all’estero.
Furono alterne la fortune del lucchese Luigi Boccherini che trascorse gran parte della propria vita a Madrid, dove fu lungamente celebrato ma poi vi morì in miseria. Tanto che anche la sua musica fu presto dimenticata e solo nel Novecento ne è stata riscoperta l’originalità e il fascino, che i Solisti Veneti evidenzieranno eseguendo, in apertura di serata, la Sinfonia op.12 n.4 “La Casa del Diavolo”.
Anche Antonio Vivaldi, del quale i Solisti Veneti hanno portato alla luce numerosi tesori musicali, dopo i grandi successi che tutta Europa gli tributò, concluse la sua vita in povertà a Vienna. Del “prete rosso” veneziano – alla cui rinnovata fortuna nel Novecento i Solisti Veneti hanno contribuito in modo determinante – sarà proposto il grandioso e solenne Concerto in re maggiore RV 562 “fatto per la Solennita’ di San Lorenzo” per violino, due oboi, due corni, archi e timpani: un’opera che lo stesso Vivaldi diresse ad Amsterdam nel 1738 per la celebrazione del centesimo anniversario del teatro della capitale olandese, l’Amsterdamsche Schouwburg.

La Vienna che, invece, apprezzò e celebro Antonio Salieri per cinquant’anni, ha restituito recentemente una pagina autografa inedita dello stesso, custodita nella Biblioteca Nazionale della capitale austriaca, che i Solisti Veneti proporranno in prima esecuzione mondiale in tempi moderni : il Concerto in re maggiore per violino, oboe, violoncello e orchestra
i tratta, spiega Claudio Scimone: “di una pagina di altissimo pregio, certo non inferiore ai Concerti dei più grandi compositori dell’epoca”. Ed è sempre il celebre Maestro ad evidenziare che, nella produzione di musica strumentale di Salieri, queste “è forse la pagina più affascinante sia per la bellezza delle idee musicali che per il fulgore del virtuosismo che richiede non solo ai solisti ma anche, nei “Tutti”, alla compagine orchestrale assai numerosa (oltre agli archi sono previsti oboi, corni e trombe). Già la scelta del trio dei solisti è originale e interessante e ancora più attraente è il fatto che per i primi due tempi l’Autore ha scritto una acrobatica e, nel contempo, piacevolissima “Cadenza” originale in cui gareggiano in eleganza e virtuosismo i tre solisti , mentre nel terzo tempo tale compito è lasciato alla loro libera improvvisazione”.
Una pagina così preziosa non poteva trovare cornice migliore del Teatro intitolato al suo compositore nella città natale dello stesso, come spiegherà al pubblico del Salieri lo stesso Scimone nella consueta conversazione introduttiva prevista alle ore 20.00 nel Ridotto del Teatro, durante la quale il Maestro padovano dialogherà con la musicologa Elena Filini e il direttore del Salieri, Federico Pupo.