Conferenza Regionale del Turismo, oggi a Villa Contarini, Piazzola sul Brenta: Confturismo Veneto mette in campo le sue 5 Federazioni e 52 esperti del sistema. Riuniti in gruppi di lavoro, saranno incaricati di sondare i molteplici aspetti del settore-chiave dell’economia. Turismo e innovazione tecnologica, nuove frontiere del marketing turistico – nuovi turismi, governance e risorse finanziarie, infrastrutture e capitale umano saranno i temi sotto la lente. E su queste materie gli esperti elaboreranno i propri documenti tematici, che confluiranno in un atto finale la cui presentazione è prevista il 4 dicembre, quando si svolgerà la seconda sessione della Conferenza.
Il sistema Confturismo è quindi pronto a garantire la massima ‘potenza di fuoco’ a quello che reputa il più importante appuntamento dell’anno per le categorie del turismo della nostra regione, un’occasione fortemente voluta dalla stessa Confederazione, che qualche anno fa aveva lanciato l’idea, poi riportata all’interno della proposta di nuovo testo unico del turismo, e che quest’anno partecipa con le sue cinque Federazioni regionali: Faita-Federcamping Veneto (campeggi e villaggi turistici); Federalberghi Veneto (alberghi); Fiavet Veneto (agenzie di viaggio); Fipe Veneto (pubblici esercizi); Unionmare Veneto (stabilimenti balneari). Per un totale di 17mila imprese.
“L’esigenza di concertare le scelte di politica espresse e attuate dalla Regione (ma anche degli altri Enti locali) è stata più volte espressa da Confturismo Veneto – spiega Michielli – Penso che quest’occasione di confronto possa portare a una svolta definitiva per il settore, con il riconoscimento da parte dell’intera Regione Veneto dell’importanza crescente che il turismo ha e avrà nel panorama economico, per arrivare a un riconoscimento da parte di tutti i veneti. Una cosa è certa: l’economia del Veneto ripartirà dal turismo, mentre assistiamo al declino definitivo del manifatturiero tradizionale. Ecco perché è indispensabile non porre indugi alla riqualificazione delle strutture e al riposizionamento del turismo veneto sul mercato come best player, e non di rincalzo ai suoi competitor, come siamo costretti a fare oggi”.
“Ci sono comparti economici che delocalizzano ove lo sviluppo garantisce bassi costi di manodopera e d’investimento; il Turismo, necessariamente, non può che valorizzare il luogo ove si trova. Perciò siamo chiamati a volare alto. Non a caso la proposta del 2007 di Confturismo Veneto è stata quella di istituzionalizzare la Conferenza all’interno del nuovo testo unico del turismo. La scelta della Regione Veneto e del Vicepresidente Manzato va quindi nella direzione giusta”.
L’appuntamento di oggi dovrà portare alla futura elaborazione di un programma decennale del turismo. Il secondo, del 4 dicembre, sarà il punto di partenza per assumere le linee di indirizzo del settore.