Urla davanti al Bo e donne mascherate in centro: è guerrilla marketing contro le violenze sulle donne

 

Questa mattina una cinquantina di persone si sono date appuntamento davanti al Bo e per una ventina di secondi hanno urlato con quanto fiato avevano in gola. Una delle tante azioni di guerrilla marketing che gli studenti di Scienze della comunicazione stanno ideando in questi giorni per sensibilizzare le persone sul problema della violenza sulle donne. Un altro gruppo di studentesse ha posizionato una serie di cartelli con storie vere di violenze sulle donne. L’ultimo cartello era uno specchio con la scritta: “E se capitasse a te?”.
Ieri pomeriggio una ventina di ragazze si sono date appuntamento ai giardini dell’Arena per un corteo silenzioso: hanno sfilato per le vie del centro indossando una tshirt ed una maschera bianca. Sulla maglietta era scritto con una vernice rossa la frase “Sarò io la prossima?”.
«Si tratta di una provocazione che abbiamo ideato come “tesi” di un esame di scienza della comunicazione – spiega uno degli organizzatori- siamo contenti che molte nostre amiche abbiano raccolto il nostro invito, partito via mail quasi per scherzo. Non è detto che non ci rifaremo vivi con un’altra iniziativa nelle prossime settimane».
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