I carabinieri di Padova stroncano lo spaccio di droga alla Stanga, 5 in cella

 

Era stata nei giorni scorsi promessa una intensificazione delle attività antidroga nella città di Padova da parte delle Forze dell’Ordine.
L’impegno profuso, sia in chiave preventiva, sia repressiva, ha sortito l’effetto. Nella sola giornata di ieri, in due distinte operazioni i Carabinieri di Padova hanno messo la parola fine su due fiorenti attività di smercio nel centro della città e nell’area della Stanga.

A seguito di mirati servizi antidroga, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 5 soggetti extracomunitari specializzati nello spaccio all’ingrosso e al dettaglio di eroina. Sequestrato un cospicuo quantitativo di droga: complessivamente oltre 300 grammi di eroina di ottima qualità, che avrebbe consentito il confezionamento di più di 4000 dosi per il fiorente mercato padovano.

In primis i Carabinieri della Stazione di Prato della Valle, i quali, intorno alle ore 14.00, a seguito di una mirata attività info-investigativa, individuavano un “imbosco” ponendo in atto un servizio di osservazione teso a cogliere nel sacco lo spacciatore di turno che lo utilizzasse. Con il termine gergale “imbosco” viene indicato il luogo in cui i pusher conservano cospicui quantitativi di stupefacente al fine di non incorrere in gravi sanzioni penali qualora fermati dalle Forze dell’Ordine, per poi rifornirvisi al fine di smerciare una sola dose per volta. L’attesa, durata poche ore, ha premiato i militari che hanno colto in flagranza un tunisino che domani compirà 26 anni, identificato in Mohamed Latrach, mentre recuperava la “preziosa merce” che aveva occultato su un davanzale di via San Biagio. Immediate le manette. L’involucro, che conteneva 30 grammi di eroina, veniva sottoposto a sequestro.

Dall’altra parte della città i Carabinieri del Nucleo Investigativo, che già da tempo erano sulle tracce di due tunisini molto attivi nello spaccio tra i quartieri Arcella e Stanga, assistono in via Avanzo, nei pressi di un supermercato, alla cessione di una dose di eroina ad un tossicodipendente del luogo, da parte di uno di essi. Non paghi di quanto appurato, dopo aver fermato l’acquirente, mettono in atto un efficace pedinamento che gli consente di individuare la base logistica. Grande sorpresa: gli investigatori arrivano sino al civico 16 di Via Rismondo, a poche decine di metri dalla loro caserma. Immediata l’irruzione che consentiva di rintracciare anche l’altro sospetto, nonché di identificare altri due tunisini che concorrevano nell’attività di spaccio come custodi dello stupefacente. Momenti concitati visto che tre dei quattro nord africani tentavano la fuga in diverse direzioni, durante la quale, inutilmente, provavano a disfarsi di parte dello stupefacente gettandolo dalla finestra o occultandolo in luoghi di fortuna. La capillare perquisizione consentiva di recuperare 280 grammi di eroina divisi in “sassi“ e dosi, bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento.

In manette Walid Maatough, classe 1991; Ali Aouida, classe 1980; Zakaria Sassi, classe 1957 ed un minore classe 1997, tutti tunisini.
Il Maatoug e l’Aouida erano gli obiettivi primari dell’operazione visto che da tempo si davano da fare, anche se in maniera molto discreta, tant’è che fino a ieri era stato impossibile rintracciare il luogo dove tenessero il grosso dello stupefacente che vendevano al dettaglio. Sicuramente il basso profilo tenuto dai due è stato il frutto di una considerevole esperienza maturato nel mondo del crimine alla luce dei diversi precedenti che entrambi hanno. Figura non secondaria comunque è anche quella del Sassi, regolarmente presente sul territorio nazionale, che forniva la copertura al terzetto dandogli ospitalità nella sua insospettabile abitazione. Per lui è stato fatale non aver nessuna fonte di reddito documentale dal marzo 2010. Il minore seppur oggetto di identificazione alla frontiera di Sciacca (AG), era sprovvisto di qualsiasi documento e viveva in clandestinità offrendo la propria collaborazione ai connazionali.

L’operazione rimarca ancora una volta come l’eroina, in considerazione dei bassi prezzi a cui viene proposta, e soprattutto per i diversi modi in cui può essere assunta, stia conquistando sempre più ampie fette di mercato, trovando larga diffusione anche tra i consumatori delle c.d. “droghe leggere”.
Tutti gli arrestati, fatto salvo il minore, che è stato affidato a un centro di accoglienza, sono stati associati alla Casa Circondariale di Padova, a disposizione dell’A.G..
Risponderanno a vario titolo di spaccio e detenzione di stupefacenti.