I giovani di Confindustria a convegno per rilanciare l’economia padovana

 

I mercati tradizionali – UE a 15, Stati Uniti e Giappone in testa – sono ancora lo sbocco privilegiato del Made in Italy: 230,3 miliardi di euro nel 2011 contro i 189,2 del 2000. Germania e Francia assorbono da sole il 24,7% delle esportazioni (in valore). Non si discostano le performance di Padova e del Veneto, che concentrano nei mercati maturi circa il 60% dell’export. È sufficiente leggere questi dati per constatare che le strategie per l’internazionalizzazione delle imprese sono state finora piuttosto “conservative”. E che oggi è necessario giocare su nuove rotte, aprire nuovi mercati. Non contano i comparti e le filiere. Con la domanda interna piatta, le aziende che battono la crisi sono quelle capaci di proiettarsi all’estero. E oggi soprattutto di allargare i confini oltre l’orizzonte domestico del mercato europeo – eroso dalla recessione – per intercettare la domanda potenziale dei nuovi mercati emersi o emergenti. Paesi grandi quanto continenti, come Cina, India, Brasile. Ma anche più raggiungibili, in tutti i sensi: come Turchia, area Mediterranea e del Golfo.

Alle opportunità di rimbalzo nei nuovi mercati per uscire dalla crisi i Giovani Imprenditori di Confindustria Padova dedicano l’Assemblea annuale, intitolata “ALL’ESTERO PER DIVENTARE LEADER. Allargare i confini per competere”, che si terrà martedì 27 novembre, con inizio alle ore 17.00 al Centro Congressi Papa Luciani di Padova (via Forcellini 170/A).

L’Assemblea sarà aperta dalla relazione del presidente dei Giovani di Confindustria Padova, Enrico Berto. Quindi la presentazione di Daniele Marini, Università di Padova, direttore scientifico della Fondazione Nord Est: “L’Italia delle imprese: qualità locale, competitività globale”. I temi saranno discussi nella tavola rotonda da Marialuisa Coppola assessore all’Economia e Sviluppo della Regione Veneto, Massimo Finco presidente Officine Facco SpA, Massimo Tussardi direttore generale della Cassa di Risparmio del Veneto. Moderatore Matteo Marian giornalista quotidiani veneti del Gruppo L’Espresso. Le conclusioni saranno affidate al presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin.

«Le imprese italiane oggi trovano soddisfazione soprattutto all’estero e la via obbligata per mantenere la competitività – rimarca il presidente dei Giovani di Confindustria Padova, Enrico Berto – conquistando posizioni di leadership, a volte di nicchia, contro competitori solidi e ingombranti. Ma occorre allargare i confini, superare le criticità del “fai da te”, risolvere i limiti della dimensione, né grande né piccola, ma adeguata ai mercati e ai settori nei quali si deve competere. Quello che conta è presentarsi uniti e organizzati».

Certo l’Italia non brilla per azioni di sistema che possano aprire varchi nei mercati più complessi. Ma ci sono nuove frontiere più facilmente raggiungibili che possono fare la fortuna (a volte la sopravvivenza) di imprese finora chiuse nel perimetro del mercato interno ed europeo. «Ai giovani imprenditori il compito di fare questo passo – aggiunge Berto – di allargare i confini per diventare leader. Accelerando i processi di internazionalizzazione già avviati o esplorandone di nuovi, con la forza di reti e aggregazioni. Il futuro chiede imprese con la valigia, carica di competenze e qualità. Con le radici piantate in Italia, ma con la mente e lo sguardo aperti al mondo».