I negozi tradizionali? In 10 anni saranno solo vetrine

 

alt“In 10 anni i negozi fisici moriranno: saranno solo vetrine, ma l’acquisto avverrà on line e i prodotti arriveranno direttamente a casa”. A dirlo è Marco Benettin, padovano, Advisory Board Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano e Responsabile della logistica del Gruppo PAM intervenuto oggi al Papa Luciani all’Ecommerce Strategies, l’evento formativo progettato e organizzato dalla Web Marketing & Research Academy di Studio Cappello con il patrocinio della Camera di Commercio di Padova e del Comitato Imprenditoria giovanile di Padova.
“La tendenza ormai è chiara. Basti pensare – continua Benettin – che tra il 2013 e il 2014 la vendita online di servizi è cresciuta del 9%, mentre quella di prodotti è aumentata ben del 28%. L’altra rivoluzione del futuro prossimo è quella delle stampanti 3D, l’evento logistico più importante di sempre. Ad Amsterdam sta nascendo la prima casa stampata in 3D al mondo: domani acquisteremo online solo disegni e inchiostro e stamperemo comodamente nelle nostre case ciò che ci serve”.
“Prima di pensare all’ecommerce è fondamentale generare valore per il cliente, perché il nostro obiettivo è acquisire clienti, non vendere prodotti” ha spiegato in apertura Andrea Cappello, una delle voci più autorevoli in Italia sul business online e promotore dell’iniziativa attraverso la WMR Academy di Studio Cappello, una delle prime agenzie di web marketing in Italia specializzata in servizi di consulenza e promozione per ecommerce. “Le motivazioni di non riacquisto dipendono per il 55% da un servizio scadente al cliente. Un sito di e-commerce non significa creare uno scaffale per metterci le merci, ma uno scrigno di gioielli che con il loro valore invogliano ad essere presi”.
Sugli aspetti legislativi legati all’ecommerce e alla complessità del commercio online su scala internazionale ha poi puntato i riflettori l’avvocato Guido Scorza, firma di quotidiani e riviste tra cui L’Espresso, Wired.it, Punto Informatico.
Ampio spazio è stato dato poi ad esempi di PMI diventate leader di mercato grazie all’ecommerce: è il caso di Sediarreda, marchio friulano di proprietà di tre fratelli diventato in breve tempo il numero uno in Italia nel settore dell’arredamento, con volumi di crescita a doppia cifra percentuale. Simile anche il percorso di Ollo Store, primo negozio a gestione familiare di attrezzatura fotografica, prodotti informatici e telefonia, oggi competitor di colossi come Mediaworld, Euronics, Unieuro e vincitore del premio come migliore caso Google AdWords 2014.
Del resto, la recente indagine dell’Osservatorio e-Commerce B2c conferma una crescita del commercio elettronico del +17% nel 2013 (+50% degli acquirenti, oltre 13 milioni) per un fatturato di circa 11 miliardi di euro: le società che investono online crescono anche in tempo di crisi (+1,2%), a differenza di chi non lo fa. Le PMI che usano Internet crescono più in fretta, raggiungono una clientela più internazionale, assumono di più e sono più produttive rispetto alle aziende non attive sul Web. Di questo passo, l’internet economy in Italia rappresenterà nel 2015 tra il 3,3 e il 4,3% del PIL e le potenzialità del commercio elettronico cresceranno anche grazie alla diffusione di smartphone e tablet tra la popolazione.