I “montezemoliani”, il seminuovo che avanza, con forse pero’ delle potenzialita’ interessanti

 

Domani allo Sheraton si presentano i tre coordinatori del movimento “Italia futura” di Luca Cordero di Montezemolo. Così come a livello nazionale LCdM non è il nuovo che avanza (pensate fu il presidente del comitato organizzatore di Italia ’90) anche in Veneto il movimento che forse diventerà un partito si affida a una squadra che ha n ell’attacco a tre punte, due esponenti già ampiamente rodati dalla politica di secondo livello.
Andrea Causin da Martellago, 40 anni, è al suo secondo mandato in consiglio regionale, eletto nelle fila del Pd con 7000 preferenze. Un fuoriuscito dal partito che cerca una ricollocazione credo, non ostile comunque al centrosinistra.
Jacopo Silva è stato per quattro anni presidente dei giovani industriali di Confindustria Padova, attualmente è componente della cabina di regia del centro congressi visto che fa parte del consiglio di amministrazione di PadovaFiere. Di anni ne ha 38 ed è lla sua prima esperienza politica diretta dopo uno “stage” ai tempi della rappresentanza universitaria. Poi c’è Manfredi Ravetto, già manager della Honda Hrt di formula 1 e poco conosciuto ai più. Questi i generali. Da capire se dietro ci sarà una truppa, commentava qualcuno su facebook. Credo che non sia più il tempo di contare i militanti come si faceva nei vecchi partiti (scandalo tessere false del Pdl e lotte per bande nel Pd docunt). E’ ora forse di mobilitarsi a livello ideale, anche visrtuale, per costruire un progetto politico e dimostrare poi di esserne all’altezza a livello politico. Il che è in realtà poi ancora più difficile della costruzione di un piccolo partito per la fruizione di qualche carega. Ci riusciranno i tre montezemoliani veneti? I bookmakers della politica non li danno per favoriti. Vedremo se sapranno sovvertire i pronostici

Alberto Gottardo