Il ministro Poletti a Padova per parlare di cooperazione

 

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti incontra Legacoop Veneto, Legacoop Friuli Venezia Giulia e Legacoopbund, lunedì 14 aprile alle ore 10.15, al Centro Congressi “Papa Luciani” di Padova (sala Luciani). 
Cuore del dibattito, moderato da Dario di Vico, inviato del Corriere della Sera, il ruolo della cooperazione e del terzo settore quali volani di rinascita economica e sociale per il Paese. Un focus particolare sarà riservato ai modelli di economia e di welfare che, non basandosi sui parametri “classici”, hanno invece immaginato e sperimentato con successo modi “altri” di produrre beni e servizi, rimettendo al centro determinati valori – a partire dal rispetto per le persone e le risorse -, secondo i criteri di sostenibilità economica, ambientale e sociale. In dialogo con il ministro Poletti Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto, Enzo Gasparutti presidente di Legacoop Friuli Venezia Giulia, e Heini Grandi, presidente di Legacoopbund Bolzano

Una conversazione a più voci, in cui macrotemi come riforma del lavoro (il Dl 34, cosiddetto “decreto Poletti”, andrà in aula alla Camera dopo Pasqua), emergenza occupazione e Youth Guarantee si incroceranno con il racconto della quotidianità delle imprese che non si arrendono alla crisi e con la presentazione di storie ed esperienze di cooperative che, grazie a ingegno e capacità di innovazione, hanno saputo costruirsi il presente e darsi un futuro.

Dal costituirsi in cooperativa come risposta alla disoccupazione – anche attraverso il workers buy out diventando di fatto imprenditori di se stessi e puntando al massimo sulle proprie capacità propositive -, alla cultura delle aggregazioni e delle filiere, iscritta nel dna del sistema cooperativo: casi concreti di reti e sinergie che, massimizzando le economie di scala e aumentando la massa critica di risorse e knowhow, non solo hanno garantito in questi anni alle cooperative una notevole capacità di tenuta alla crisi, ma hanno anche permesso a queste ultime di rimanere competitive. Spazio infine anche a casi eccellenti nel settore della cooperazione sociale, che si distinguono per l’innovatività dei progetti ideati in risposta all’allarme occupazione.