Riceviamo e condividiamo questo commento dell’ex sindaco di Padova Ivo Rossi circa le recenti vicende politiche della città che a maggio andrà a votare di nuovo dopo la caduta a causa del venir meno della maggioranza in consiglio comunale, di Massimo Bitonci:
E’ utile ritornare sulla richiesta avanzata da Zaia nel 2014 – e ribadita nei giorni scorsi – di realizzare una “no fly zone” attorno al nuovo ospedale, per evitare che il bombardamento elettorale possa creare macerie tali da rendere difficile la ricostruzione. Ricordiamo purtroppo ancora bene quali siano stati nel 2014 gli effetti di quell’accorato invito sul sodale da Cittadella (a cui Zaia a malincuore ha recentemente portato la sua benedizione), il quale fu protagonista di un ‘lancio di ordigni’ contro l’accordo di programma firmato da Zaia con il sottoscritto, il rettore Zaccaria e il presidente della provincia Degani.
Sul tema è ritornato, con un’interessante ricostruzione, il giornalista Giorgio Sbrissa sul Mattino di Padova, ricordando all’ineffabile Ghedini che “l’alleanza di tre anni fa con Forza Italia si saldò sulla promessa di mantenere l’ospedale dov’è”. Oggi invece, a dimostrazione che i patti sono come i calzini che si cambiano dopo averci camminato dentro, quella stessa alleanza viene ricostruita su un obiettivo completamente diverso, perché – sostiene Sbrissa – “forse non conviene più, o forse sono cambiati interlocutori, proprietari delle aree o imprese che potrebbero accaparrarselo”. Insomma, al vecchio patto che prometteva ai titolari delle attività che gravitano attorno al vecchio ospedale che nulla sarebbe cambiato e che sarebbero stati tutelati i loro interessi, se ne sostituisce uno nuovo-nuovo, costruito sulla convergenza di interessi e convenienze di diversa natura.
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