Il Parco dei salici rappresenta una nuova importante realtà per la città di Padova che va ad interessare il Quartiere n. 4 Sud Est, uno dei quartieri che fino a pochi anni fa possedeva le dotazioni di verde per abitante più basse dell’intera città. L’iniziativa, assieme alla recente apertura del primo intervento del parco Guizza, riveste un importante significato in quanto inverte una tendenza in corso da alcuni decenni attuando un riequilibrio atteso da più di 30 anni.
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La realizzazione del parco è il frutto del lungo e complesso lavoro sviluppato dal Gruppo tematico di Agenda 21 per il parco, a partire dal 2005 e consentirà di poter disporre di un polmone di verde di più di 80.000 metri quadrati, una dimensione molto importante anche considerando il fatto che uno tra dei parchi più conosciuti ed estesi, il Parco Iris, si sviluppa su un’area di circa 60.000 metri quadrati. L’intervento inoltre completa il centro sportivo di Via dei Salici potenziandone l’offerta di attività sportive ed incrementando il ruolo di presidio del territorio che questo svolge.
Il nuovo Parco dei salici risponde anche ad un altro importante requisito, quello dell’ interconnettività, vale a dire la possibilità di realizzare un collegamento, una vera e propria rete, tra le diverse aree, favorendo la possibilità di spostarsi dall’una all’altra attraverso percorsi verdi che diventano inoltre luoghi di attraversamento di flora e fauna e rifugio per quegli elementi di naturalità tanto preziosi per il nostro territorio. Il progetto valorizza i collegamenti tra le diverse aree verdi di quartiere ed in futuro con il parco delle acque lungo il Canale Scaricatore.
Interessante anche il significato ecologico e didattico del parco che viene a trovarsi al centro di un sistema di aree per servizi ed in particolare di aree scolastiche. Il progetto ha posto una grande attenzione al sistema idrografico dei fossati che vengono ripuliti e recuperati. Nelle acque che attraverso un sistema di prese arrivano al parco sono ancora presenti, in base agli studi effettuati, piccoli pesci quali scardole, alborelle, cavedani, persici, ghiozzi, ecc.
Le dotazioni di alberature e di vecchie siepi con acero campestre, noce, platano, salice bianco, sanguinella, sambuco nero, ecc., ne incrementano il valore didattico in particolare nei confronti dei vicini plessi scolastici a cui è collegato e che lo potranno utilizzare come laboratorio. In particolare è stato realizzato un percorso didattico che consente di conoscere le principali specie di salici che popolano la pianura. Accanto al salice bianco possiamo trovare il salice di palude, il salice porporino, il salice delle capre, ecc.
Il primo intervento di realizzazione del parco, interessa una superficie di circa 35.000 mq. A questi si aggiungono le superfici sportive per la realizzazione di un nuovo campo di calcio, oggetto di uno specifico intervento. Oggi viene aperta al pubblico la prima area a parco con una superficie di 15.000 mq.
La destinazione dell’area va ad aggiungersi alle dotazioni di aree ricreative di quartiere e consentirà di praticare attività motorie e godere di momenti di svago all’aperto in un’area tranquilla e lontana dal traffico, dove sarà possibile soddisfare i bisogni più elementari quali passeggiare, giocare e sostare nel verde.
Altri importanti significati, sono individuabili nelle tecniche costruttive che volutamente si sono ispirate a criteri di naturalità. E’ stato previsto l’utilizzo di materiali naturali: vali in ghiaino stabilizzato, rispetto dei fossati che diventano parte integrante del disegno del parco, rispetto e incremento della vegetazione esistente. Vengono conservati e potenziati gli elementi floristici esistenti: siepi e boschetti di platani, pioppi, salici. Nuovi aceri campestri, frassini, bagolari faranno la gioia di chi potrà godere di questo parco.
Il progetto ha comportato un costo complessivo di 1.285.000 €. di cui cui 1.100.000 per l’acquisizione delle aree, 150.000 per lavori ed il rimanente per oneri vari.