Il premio Nobel Spence non ha dubbi: “L’Italia ce la fara’”

 

”Credo che l’Italia ce la fara’ senza grossi problemi: in particolare l’area del Nord Est, che ha tassi di risparmio del reddito cinesi con una costruzione del tessuto economico che e’ un mix tra la Svizzera e la Germania”.

A dirlo oggi e’ stato il premio Nobel per l’Economia Michael Spence.

”L’Italia, trainata dal Nord ce la fara’ sicuramente – ha aggiunto intervenendo alla rassegna di convegni ‘Segnavie’ organizzata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo – se procederanno in maniera spedita le riforme attuate dal governo Monti”. Riguardo ad un giudizio sul governo Monti, il premio Nobel Spence ha aggiunto: ”Da professore a professore credo che Mario Monti meriti un voto alto per quanto fatto finora: ha di fronte a se’ un compito piuttosto arduo, ma sta cercando di fare cose giuste, e lo sta facendo senza perdere popolarita”’.

Per Spence, ”Monti puo’ contare su una buona squadra: se proprio devo trovargli un difetto, e’ un po’ ‘naif’ politicamente. L’arte della politica la sta imparando governando, e non avendo lui delle ambizioni politiche di lungo termine credo che la coalizione che lo sostiene lo lascera’ governare a lungo, in quanto sta facendo quello che si potrebbe chiamare il lavoro sporco”.

Alla domanda dei cronisti se l’Eurozona terra’ la crisi, Spence non ha dubbi: ”L’Italia e’ molto lontana dallo stato in cui si trovano Grecia e Portogallo. Credo che anche la Spagna ce la fara’. Italia e Spagna hanno bisogno di tenere sotto controllo i debiti sovrani, in particolare la spesa per interessi nel medio lungo periodo, che in presenza di una bassa crescita, e’ determinante raffreddare il piu’ possibile per evitare che i sacrifici fatti sul fronte fiscale non vengano annullati dalla crescita del costo del debito”.

”Credo inoltre che sia corretta la stretta fiscale portata avanti dal Governo: in Italia si sta cercando di allargare la base contributiva, recuperando l’evasione fiscale – ha concluso – piu’ scontrini per tutti credo che alla fine porteranno ad un assestamento del bilancio nel medio lungo periodo da parte dell’Italia”. (ANSA).