Il ritorno di Berlusconi visto da Nereo Tiso del Pd di Padova

 

L’irresponsabilità del redivivo Berlusconi, che continua mostrare tutti i soliti limiti, la solita baldanza, pur tutto infarcito della sua arroganza, ha messo il governo che ha dato credibilità e maggiore sicurezza alla vita degli italiani nell’ultimo anno, nella necessità di dimettersi. In pochi giorni si è dovuti scaldare i motori per far camminare una macchina della quale si erano già viste le prestazioni qualche giorno fa: le primarie. Un atto straordinario di democrazia partecipativa, che ha fatto risvegliare nella gente comune la voglia di politica e di cambiamento, assopita da scandali e ruberie di politici e funzionari corrotti. Qualcuno ha tentato di imitarle in maniera maldestra chiamandole “parlamentarie” confondendo la libertà del web con quella personale, le regole democratiche con quelle stabilite da due personaggi che decidono in forma autoritaria e senza appello la gogna per chi contesta; e poi confondendo il catastrofismo urlato nelle piazze e dai blog con la giusta esigenza di nuovo e di cambiamento. Poi c’è chi le annuncia le primarie e non le fa, perché ha paura del confronto democratico interno e pensa che farle sia come mettere in competizione il creatore con la creatura. Il Partito Democratico invece si è messo in gioco con le primarie di coalizione per indicare il candidato premier e lo farà anche nei prossimi giorni perché vuole che i cittadini possano scegliere, conoscano chi li rappresenterà in Parlamento senza regalare il proprio voto al buio. Credo che questa sia la forza della politica, rivitalizzata dalla voglia di partecipazione in un contesto storico, sociale, economico e politico a dir poco complesso. Di fronte alla voglia di democrazia e di nuova politica, milioni di cittadini vi hanno partecipato ma molti altri stanno aspettando di poter scegliere chi dovrà decidere per loro. Si è di nuovo incuneata la fiducia e penso che il PD, anzi la nuova svolta positiva innescata dal PD sia la speranza per questo paese nella persona di chi si candida a guidarlo: Pierluigi Bersani. Si è messo in gioco nonostante quanto previsto dallo statuto, ha aperto la via della partecipazione che si era assopita anche grazie all’importante contributo di Renzi; sa guidare il partito sapendo che le espressioni presenti sono diverse e tutte importanti. E’ su queste basi che il PD si propone per la rigenerazione e la rinascita del paese, senza buttare a mare le scelte fatte dal governo Monti che ha dovuto sopperire all’irresponsabilità di Berlusconi e alla sua degenerazione morale portando l’Italia vicino al baratro. Gli italiani credono nel cambiamento e non vogliono tornare indietro perché ciò che è stato lo conoscono bene; non vogliono più stare con chi ora vuole allearsi con colui che ha appena pugnalato.

Nereo Tiso
Esecutivo PD cittadino
Consigliere comunale