La grande passione per il rugby a Padova nasce con la creazione del Petrarca Rugby, poco dopo la fine della guerra. Fondata nel 1947 al Collegio Universitario Antonianum da Gastone Munaron, Puno Bonaiti e Lalo Santini, la squadra oltre a essere stata campione d’Italia nel 2010/11 ha vinto altre 11 volte il campionato italiano tra il 1970 e il 1987. Nel palmares troviamo anche la Coppa Italia nel 1982 e nel 2001.
Per conquistare gli sportivi della città però al rugby ci vollero diversi anni. Gli storici dello sport concordano nel considerare il 1893 come anno di arrivo in Italia del rugby, quando la comunità inglese residente a Genova fondò il ‘Cricket and Football Club’. La prima partita di rugby in Italia fu giocata nel 1910, a Torino. L’incontro amichevole, con un intento puramente dimostrativo, ebbe come protagoniste due squadre straniere: il Servette di Ginevra contro il Racing Club di Parigi. L’anno successivo giocò per la prima volta una squadra italiana, l’Unione Sportiva Milanese, in una storica partita contro il Voiron, dalla Francia. Gli appassionati italiani del nuovo sport impiegarono più di 15 anni per riuscire ad organizzare il primo torneo italiano, e solo nel 1928 fu fondata la Federazione Italiana di Rugby. La nuova nazionale italiana giocò la sua prima partita nel 1929, contro la Spagna, a Barcellona. Con Williamhill.it oggi puoi divertirti e puntare online sul rugby in ogni momento.
Il regime fascista, forte promotore dell’attività fisica e del concetto di virilità, in modo indiretto favorì la promozione del rugby. E in particolar modo, nel nord, a Padova, Milano, Roma, Bologna, Torino, Genova, Treviso e Rovigo. E nel sud, a Catania e a Napoli. Nel 1931, la Francia venne espulsa dal prestigioso circolo delle squadre che partecipavano al torneo delle 5 Nazioni a causa di irregolarità sportive. Per controbattere all’espulsione, Italia, Spagna, Romania, Germania e Cecoslovacchia e Francia decisero l’anno successivo di creare una nuova associazione internazionale di rugby, la Fédération Internationale de Rugby Amateur. La seconda guerra mondiale bloccò lo sviluppo del rugby, che però ricevette nuova linfa vitale dalle truppe alleate intervenute in Italia per la liberazione dal nazi-fascismo. Molti soldati, britannici, australiani e neozelandesi oltre che appassionati erano esperti di rugby, e fu grazie a loro se lo sport oltre ad essere tecnicamente arricchito, ritrovò la sua collocazione sociale nella difficile fase della ricostruzione e molti club, tra cui il Petrarca vennero fondati. Da allora il rugby italiano è cresciuto fino a vincere, nel 1987, la Coppa del Mondo e aderire al club delle 6 Nazioni.