Il sigillo della città a sei padovani

 

Anche quest’anno il Sigillo della Città sarà consegnato ad alcuni benemeriti della cultura padovana per iniziativa della rivista “Padova e il suo territorio”, in collaborazione con le associazioni culturali che la sostengono.
La cerimonia avrà luogo martedì 22 dicembre 2009 alle ore 17.30 nella Sala Livio Paladin di Palazzo Moroni. Nel corso della cerimonia verrà presentato il fascicolo 142 della Rivista, dedicato a Galileo nell’anno dell’astronomia.
Riceveranno il Sigillo della Città
CESARE BARBIERI, ordinario di Astronomia, già direttore dell’Osservatorio di Padova e del Telescopio Galileo alle Canarie, ha promosso lo sviluppo delle scienze astronomiche sia terrestri che spaziali, partecipando a vari progetti europei tra cui le spedizioni delle sonde cometarie Giotto e Rosetta. Accanto alle pubblicazioni specialistiche, rivolte di recente allo studio delle proprietà fondamentali della luce, ci piace segnalare la sua disponibilità a trattare i problemi dell’astronomia a scopi divulgativi, senza venir meno al rigore scientifico, con incontri e pubblicazioni rivolte ai giovani e ai meno esperti.

ELSA CAPPELLETTI, torinese, si è laureata a Padova nel 1961 entrando subito nel mondo accademico come ricercatrice di fisiologia vegetale nella
Facoltà di Scienze e poi come ordinaria di botanica farmaceutica nella Facoltà di Farmacia. Si è distinta nell’attività di ricerca con numerose pubblicazioni, specie su tematiche farmaceutiche, ma non meno come organizzatrice di congressi scientifici e divulgatrice di cultura, dedicandosi specialmente alla cura e allo sviluppo del nostro Orto botanico, di cui è stata a lungo e ripetutamente prefetto.

LORENZA CARLASSARE, docente emerito di Diritto costituzionale e direttore della Scuola di cultura costituzionale dell’Università di Padova, è tra le figure più rappresentative del costituzionalismo italiano. Nella sua lunga carriera accademica ha coniugato in modo esemplare l’attività di studiosa con quella di docente trasmettendo alle giovani generazioni una visione sempre viva e vigile dei principi costituzionali. Autrice di un ingente numero di pubblicazioni sui problemi della sua disciplina, al rigore scientifico ha saputo accompagnare un intenso impegno civile dentro e fuori dall’Università, segno di profonda adesione ai principi della libertà individuale, della democrazia rappresentativa e della solidarietà sociale, fonti inesauribili di sviluppo umano e basi irrinunciabili della nostra vita collettiva.

FRANCESCO DANESIN al lavoro presso l’Istituto nazionale di fisica nucleare ha affiancato da sempre la passione per la fotografia, ereditata dal nonno paterno e trasmessa al figlio. In quest’ambito si è dedicato in particolare alla rappresentazione della natura esaltando l’esplosione floreale del nostro Orto botanico con la grande monografia Hortus simplicium e la suggestiva scabrosità del paesaggio sardo con Bagliori di oxidiana. Ai suoi scatti pazienti e ragionati si devono avvincenti immagini della nostra città, illustrata attraverso il suo patrimonio monumentale, artistico e storico, come avviene nel volume Da Galilei alle stelle e in numerose altre pubblicazioni.

ELIO FRANZIN, originario di Treviso, ha trasferito l’amore per il suo fiume Sile ai nostri Brenta e Bacchiglione. Docente di scuola media, ha coniugato la passione per l’insegnamento all’interesse per i temi ambientalisti, diventando un protagonista a Padova di molte battaglie per la difesa e la conservazione della mura cinquecentesche e delle acque interne. Fondatore, con Sandro Zanotto, dell’associazione “Amissi del Piovego”, ha animato numerosi interventi sull’ambiente e sui problemi urbanistici, sia come pubblicista tenace e sferzante, sia con azioni dimostrative, offrendo la propria “manovalanza” per il recupero del patrimonio storico (i bastioni, le scalinate del Portello, la conca idraulica di Porte Contarine).

GIORGIO SEGATO, dopo la laurea in lettere, con lode, nel nostro Ateneo si è dedicato all’insegnamento affiancando molto presto l’attività di pubblicista e di critico d’arte. A partire dal 1973 ha curato per il Comune di Padova, nel Palazzo della Ragione, ben sei edizioni della Biennale internazionale del bronzetto e della piccola scultura, contribuendo ad accrescere il prestigio della nostra città in questo particolare settore della produzione artistica. La finezza critica dei suoi scritti e il legame cogli artisti e il mondo dell’arte lo hanno portato a far parte di numerose giurie internazionali e a promuovere nella nostra città l’allestimento di numerose mostre e rassegne. La sua sensibilità artistica ha trovato espressione anche nel linguaggio

Da più di venti anni la rivista “Padova e il suo territorio” si fa promotrice di questa iniziativa che si prefigge di dare un riconoscimento simbolico a quei cittadini, segnalatici anche da altre associazioni culturali, che con la loro attività si sono distinti in ambiti diversi, dalla cultura alla solidarietà all’impegno civile.
Sono più di cento i padovani che hanno finora ricevuto il sigillo dalle mani del sindaco nei vari anni in questa occasione, come attestazione di stima e di gratitudine dell’intera Città.
“Padova e il suo territorio”, promossa e animata dall’ Associazione omonima, è un periodico bimestrale che si pubblica ininterrottamente dal 1986. Offre ai lettori una accurata selezione di articoli di ricerca storica e di attualità culturale, e inoltre una nutrita serie di rubriche dedicate a recensioni librarie, segnalazioni di mostre, incontri e manifestazioni che si svolgono nel capoluogo e nella provincia. Il fascicolo 142, dedicato alla figura di Galileo, contiene i contributi di Francesco Bertola, Alessandro Bettini, Furio Bobisut, Giovanni Costa, Antonio Daniele, Oddone Longo, Paolo Maggiolo, Giuseppe Ongaro, Giulio Pagallo, Manlio Pastore Stocchi, Giulio Peruzzi, Gregorio Piaia, Antonino Poppi, Gian Paolo Prandstraller, Maria Beatrice Rigobello Autizi, Gaetano Thiene, Sergio Zotti.