“Non ci possiamo permettere la scelta di non fare niente a Pediatria”. Frase secca con cui il direttore dell’azienda ospedaliera Luciano Flor ha illustrato ieri le varie ipotesi susseguitesi nel corso dei mesi, fino a rilanciare la soluzione già anticipata nei giorni scorsi dai quotidiani: pediatria al posto di pneumologia. Costo dell’operazione 20/23 milioni di euro, tempi di realizzazione, dai tre anni e mezzo in su, procedure di gara comprese. Cioè, visto che il placet di Università e Regione nella migliore delle ipotesi arriverà per gennaio dell’anno prossimo, nuovo ospedale del bambino a partire dall’autunno 2020.
“Non credo che possano tornare ipotesi con tempi più lunghi – ha aggiunto Flor – ci sono due anni di lavori veri in questa ipotesi, a cui vanno aggiunti i tempi per il bando di progettazione e il bando di affidamento dei lavori: io credo che l’università come tutti ha la priorità sul nuovo ospedale. Ma ciò non esclude interventi di manutenzione straordinaria sull’attuale nosocomio, che deve continuare a funzionare fino al giorno di entrata in funzione del nuovo”.
Rispondendo alle domande dei cronisti il direttore Flor ha inoltre fatto il punto sull’attuale cantiere ospedale .
“Tra micro e macro cantieri abbiamo costantemente una ventina di interventi aperti – ha spiegato Flor – attualmente abbiamo lavori in corso o in immediata esecuzione su clinica ostetrica (adeguamento in relazione al prossimo accorpamento punti di nascita), la nuova patologia neonatale che sorge nello spazio antistante la clinica ostetrica con bando che si va a pubblicare tra due settimane; stiamo realizzando il nuovo centro tasfusionale al monoblocco e stiamo per rifare l’anatomia patologica al giustinianeo.
Tra policlinico e attività elencate un totale lavori di 40 milioni di euro”.
A cui vanno aggiunti i 20/23 milioni di euro dell’intervento di Pediatria.
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