Tre volte tanto: è quanto prova un articolo di Roberta Polese sul Corriere del Veneto in edicola oggi, che mette a confronto lo stesso vestito in vendita in un negozio del centro storico e in un grande magazzino della periferia. E poi c’è ancora chi dice “siamo in crisi perchè mancano i parcheggi”, quando la colpa non viene scaricata direttamente sui profughi alla caserma Prandina. Qui di seguito le prime righe dell’articolo
Che per fare buoni acquisti in tempi di saldi sia necessario armarsi di pazienza e girare molti negozi, a caccia dell’affare migliore, è cosa nota a tutti, soprattutto alle signore intente a rinnovare il guardaroba. A volte capita anche di avere delle sorprese che lasciano a bocca aperta, tipo trovare il medesimo vestito a un prezzo stracciato in un negozio, e a un costo stellare in un altro.
Magie dei saldi, si dirà. Ma due vestiti identici (tranne che per il colore) che costano uno il triplo dell’altro hanno ben poco di magico. Accade in centro storico, nel negozio cult per le signore: Paranà, in via Santa Lucia 45. Qui un abito bianco in poliestere, corpetto sagomato e gonna a palloncino stile anni ’50, costa 145 euro. Così infatti recita il prezzo (scontato) posto in vetrina fino a ieri mattina. Lo stesso abito, il gemello in nero (stessa forma, stesso materiale, stessa marca e stesso codice di produzione APB0P9H come si vede nelle foto accanto) è venduto al negozio Imperial al centro commerciale Ipercity, a 47 euro, già scontati. Ovvero un terzo.