Dal consigliere comunale del Movimento 5 stelle riceviamo e pubblichiamo un articolato ragionamento sull’incontro incentrato sulla vicenda di Norma Cossetto e degli infoibati alla fine della seconda guerra mondiale, recentemente annullato dopo alcune minacce subite dal direttore ESU di Padova.
“La memoria puo’ diventare storia e come tale va compresa e fatta oggetto di riflessione – spiega Simone Borile, consigliere comunale del Movimento 5 stelle – Non entro nel ricordare a nessuno il secolo dei genocidi appena trascorso, pregno di odio ideologico totalitario, tra stermini, pulizia etnica e genocidi di massa ad opera di nazisti, turchi contro il popolo armeno, i milioni di kulak freddamente estirpati in Russia; negare un ricordo, un confronto, un evento culturale non fa altro che alimentare il dualismo ideologico in citta’, accentuandone i lati piu’ aggressivi e deplorevoli. Scontri in piazza, conferenze negate, mozioni anti ideologia, sale non concesse. Ora si e’ giunti sino a minacciare di morte un Direttore. Il tutto con il plauso e silenzio di alcune forze politiche in citta’. E’ questa la Padova aperta, rispettosa, multiculturale che vorremmo?
Si cominci piuttosto a parlarne di piu’: a meditare, a comprendere ma soprattutto che l’ amministrazione si renda piu’ protagonista di questo rinnovamento culturale, civile, imparziale e rispettoso e non invece collocandosi come arbitro vergognosamente schierato. Cosi’ non si fa il bene della città“.