Incubo passaggio generazionale per i commercianti di Padova

 

“Veneto, abbiamo un problema”. Non è, per drammaticità contingente, lo storico “Houston, abbiamo un problema” che Jim Lovell lanciò dall’Apollo 13 ma, in prospettiva, le difficoltà connesse al passaggio generazionale nelle imprese, potrebbe diventarlo.
Continuare o no l’attività imprenditoriale di famiglia è stata infatti la domanda che ieri ha animato i lavori del convegno “Gestire la continuità d’impresa e il passaggio generazionale” promosso dalla Camera di Commercio e dall’Ascom, col contributo di “Che Banca!”, al Crowne Plaza di via Po.
Significativi i dati proposti all’attenzione di un pubblico equamente diviso tra “junior” (ovvero i giovani che hanno assunto incarichi aziendali o si apprestano a farlo) ed i “senior” (ovvero gli autori del “miracolo economico” che oggi, spesso al di là della soglia della pensione e magari con fatica, cedono il ruolo di leader all’interno della propria “creatura”): solo nel Veneto sono oltre 75 mila le imprese con titolari “over 70”; ben 325 mila quelle “over 50” e solo 36 mila le imprese che hanno alla guida ragazzi “under 29”.
“Un problema sicuramente da collegare anche alla crisi – ha detto Fernando Zilio, presidente Ascom e vicepresidente della Camera di Commercio – ma non vanno sottovalutati i fattori psicologici, i rapporti patrimoniali all’interno delle famiglie e, non ultima, anche la leva fiscale”.
Argomenti affrontati, con dovizia di particolari da Luigi Migliore psicologo, Rodolfo Marin consulente di organizzazione aziendale e Giuseppe Trivellato commercialista. Ognuno per la propria parte, i tre relatori hanno evidenziato come “parenti serpenti” e genitori che mantengono il fiato sul collo dei figli, ai quali, spesso apparentemente, hanno affidato l’impresa, non siano fatti isolati. Anzi.
Un mix dai risvolti esplosivi, aveva anticipato Marco Ruzzante, presidente dei Giovani Imprenditori dell’Ascom che, nel corso del convegno è intervenuto, assieme a Michele Masiero, anche per raccontare la propria esperienza diretta. Esempi, quelli di Ruzzante e Masiero, che bene hanno fatto capire come, accanto a “passaggi” quasi indolori, ce ne siano altri di assolutamente disastrosi che le statistiche riassumono in un dato non troppo esaltante per la nostra economia: nel solo 2010 il Veneto ha diminuito del 3 per cento il proprio stock di giovani imprenditori e Padova, addirittura, del 3,7%.
“La soluzione – ha detto Federico Barbierato, direttore generale dell’Ascom – è in una “cabina di regia” che sia in grado di accompagnare le imprese in quel difficile passaggio che è il ricambio generazionale”.
Da qui il progetto strutturato dell’Ascom, di cui il convegno di ieri è stato l’abbrivio per così dire “culturale”. Progetto messo a punto dall’ufficio fomazione che, da oggi, è in grado di offrire un sostegno multidisciplinare offrendo quella “cabina di regia” all’interno della quale, famiglia interessata al ricambio e consulenti delle diverse materie, potranno trovare le migliori soluzioni per fare in modo che gli eredi di imprese scarsamente motivati (o impauriti) finiscano per andare ad ingrossare quell’esercito di giovani disoccupati che, oggi, già raggiunge la soglia del 30 per cento!