Raggiunto l’accordo tra sindacati e lavoratori di Isoclima e i vertici dell’azienda che ha sede ad Este. Le parti hanno sottoscritto la proposta avanzata dall’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Massimiliano Barison, assieme ai sindaci di Este, Giancarlo Piva, e di Saletto, Daniele Mocellin, che prevede una riduzione del numero di esuberi, inizialmente previsti in 110, e l’utilizzo della Cassa integrazione.
All’incontro erano presenti oltre all’assessore Barison e al dirigente del settore Giorgio Santarello, il responsabile di produzione di Isoclima Spa Sandro Cersosino, assistito dall’avvocato Gianluca Spolverato e dall’avvocato Gianni Barillari oltre che dai dottori Marco Peserico e Lorenzo Valentini, Fabrizio Da Lio di Femca Cisl, Marco Galtarossa di Filctem Cgil, Claudio Gallian, Maurizio Gusella, Antonio Girardi, Mauro Fabrizio e Simone Silvan delle Rsa, il sindaco di Este Giancarlo Piva, il sindaco del Comune di Saletto Daniele Mocellin, con l’assessore comunale Simone Verotti.
“In pratica – spiega l’assessore Barison – rispetto alla proposta iniziale, si partirà con un anno di cassa integrazione, a zero ore, per 96 lavoratori con l’impegno di valutare durante la cigs se vi sono ragioni per ridurre il numero degli esuberi”.
Grazie alla proposta firmata negli uffici dell’Assessorato al Lavoro della Provincia, viene di fatto approvato il piano proposto dalle Istituzioni che chiedevano una riduzione del numero degli esuberi e un metodo per determinarli. In più sono previsti incentivi all’esodo a scalare: più alti per chi decide di lasciare l’azienda a gennaio, medi per chi decide entro giugno, bassi per chi vorrà lasciare l’azienda a settembre. “Sono soddisfatto dell’esito della trattativa – ha sottolineato l’assessore Barison – perché se non ci fosse stata la proposta della Provincia, ci sarebbe stato il mancato accordo, cosa che di fatto avrebbe fatto saltare un anno di cassa integrazione spalancando le porte ai 110 licenziamenti con un grave rischio per la tenuta stessa di Isoclima. L’azienda oggi occupa 445 lavoratori e, grazie a questa firma, sarà garantita continuità produttiva ed occupazionale: un traguardo che all’inizio dei colloqui sembrava difficile da raggiungere”.