Da Ivo Rossi, assessore alla mobilità del Comune di Padova riceviamo e pubblichiamo, sulla questione del “buco” Lehman brothers che ha fatto perdere alle casse del Comune 4 milioni di euro
Giancarlo Galan, noto per il “rigore” nell’uso della parola e grazie alle doti divinatorie che gli consentono di predire gli eventi, fosse stato per Lui mai avrebbe intrattenuto relazioni con la Lehman Brothers. E’ quanto si evince dalle incaute dichiarazioni di oggi in cui, volutamente, confonde azioni con obbligazioni (in questo caso privilegiate, destinate, vista la loro garanzia e sicurezza, solo a istituti bancari, operatori istituzionali e fondi).
Ma le bugie hanno le gambe corte, così come le speculazioni (in questo caso da basso mercato della politica), che mirano solo a confondere l’opinione pubblica.
La riprova? Solo l’otto di luglio di quest’anno, quindi tre mesi fa e non due anni fa, la Giunta Regionale del Veneto, sotto alta presidenza di Galan, incaricava la Lehman Brothers quale advisor per operazioni finanziarie in quanto, come si legge nel BUR del 19/8/2008, si tratta di soggetto di “elevata esperienza, professionalità e di specifica competenza nel settore”, giusta la proposta presentata dalla stessa Lehman Brothers in data 14/12/2007.
Quindi, la Lehamn Brothers, anche per Giancarlo Galan era un istituto assolutamente affidabile.
Esattamente come era affidabile per tutto il sistema bancario italiano. Scoprire, come fa Galan, solo in data 23 settembre (quindi quando già da dieci giorni tutto il mondo lo sapeva, alla faccia del gran divinatore) che la Lehman non garantiva più allo stesso modo, è una cosa che fa cadere le braccia, viste le dichiarazioni di ieri. Basti leggere la delibera pubblicata sul Bur del 21 ottobre 2008, in cui si afferma che: “ … si è ritenuto procastinare la firma del contratto anche in relazione alle notizie di fallimento ..” che nel frattempo era già intervenuto.
Quindi anche il preveggente Galan, come tutti i mortali, compresi i suoi amici maghi della finanza creativa, è corso ai ripari solo a fallimento avvenuto, anche se oggi pontifica e, mentendo sapendo di mentire, fa finta che qualcuno abbia giocato in borsa.
La serietà è un requisito essenziale per gestire le sorti della vita pubblica, e la serietà è anche parlare con rigore e responsabilità ai propri concittadini. Lasciamo volentieri ad altri le speculazioni sui mercati finanziari così come quelli sul mercato della politica.
Ivo Rossi