Da Ivo Rossi riceviamo e pubblichiamo:
Siamo alle solite, più Giancarlo Galan è nervoso, più si lancia in offese e insulti contro Zanonato. Alzare in modo gratuito i toni, le accuse e le offese, è un evidente segno di debolezza, a cui ormai siamo rassegnati, così come lo sono i tanti veneti che non sopportano i continui atteggiamenti da sbruffone da sagra.
Galan mette al primo posto il problema sicurezza? Guardiamo ai fatti. Il governo Berlusconi taglia i fondi per le forze dell’ordine ed è la giunta Zanonato che è costretta a stanziare 200 mila euro per aggiustare le auto di servizio e ad acquistare 10 auto per la Polizia i Carabinieri e la Guardia di Finanza. Non si ricorda invece una sola azione o stanziamento della Regione nella stessa direzione, in quindici anni.
Marin si sente debole? Ecco l’allenatore scendere in pedana, così come qualche giorno fa era stato accudito dalla vecchia zia Giustina.
Devo però ringraziare Giancarlo perché si è accorto che la città è cambiata. Si è accorto degli oltre 4500 alberi piantati lungo le strade, dei 500 mila bulbi piantati, e delle tante azioni di recupero urbano che hanno contribuito a trasformare Padova in una delle più belle e fiorite città d’Italia, a dimostrazione che il grigiore di cui parla esiste solo nella sua immaginazione.
Caro Giancarlo, un maggiore equilibrio non guasterebbe. Quanto pensi di poter andare avanti a sciabolate spuntate?
L’unico rischio che corri è quello di diventare il signor “sciabolone sgonfiato”.