Lettera aperta parecchi amara da parte dell’Appe che scrive a sindaco, prefetto e questore di Padova lamentando due pesi e due misure tra mondo dei baristi e mondo degli eventi organizzati. Bersaglio della lettera la festa UAU in programma al PalaGeox. Qui di seguito la lettera a firma di Filippo Segato, segretario dell’associazione dei baristi padovani.
“Abbiamo ricevuto notizia che si svolgerà giovedì prossimo 30 aprile una festa organizzata presso la struttura denominata “Gran Teatro Geox” di Padova, via Tassinari. In effetti, abbiamo rilevato da una rapida ricerca su facebook che la festa (denominata “UAU – Unique and uforgettable”) prevede un inizio alle ore 21 fino alle ore 4: alleghiamo un paio di immagini prese da internet.
Dalla pagina facebook, raggiungibile dal pubblico indirizzo internet https://www.facebook.com/events/823127404418992/ è possibile reperire anche molte
altre informazioni.
Si tratta, in sostanza, della riproposizione della “festa delle matricole” già svoltasi lo scorso 24 ottobre, con la regia della medesima organizzazione, e che tanti problemi ha creato in vari ambiti: dagli assembramenti, al traffico veicolare, alle auto parcheggiate ovunque, all’abuso di alcolici da parte di giovani (e giovanissimi) frequentatori, all’inquinamento dato da bottiglie abbandonate sul suolo pubblico e sulle strade e tanti altri episodi di violenza, coma etilico, ecc. ecc..
Sono tutte problematiche che si ripresentano ogni qualvolta viene organizzato al Geox un evento dedicato ai giovani: per non pagare il costo del parcheggio (solitamente di 5 euro), le auto occupano tutti gli spazi, le vie, le zone attorno al luogo dell’evento, creando grandissimi disagi ai residenti. Abbiamo raccolto testimonianze di persone che abitano in zona, che, in occasione di questi eventi (come ad esempio la manifestazione “Irlanda in festa”) non sono riusciti a dormire prima delle 5 del mattino. Ci risulta che sia anche stata fatta una raccolta di firme per sensibilizzare le Autorità sulla problematica.
Tra l’altro, ci chiediamo come sia possibile che una struttura nata per ospitare concerti di un certo livello, così come attualmente accade, si trovi anche a diventare luogo di vera e propria discoteca, con musica a volume altissimo, disk jockey di fama internazionale e migliaia di giovani attratti dall’offerta di intrattenimento.
Da un lato, si chiede agli esercenti pubblici esercizi di rispettare le (giuste) norme a tutela del consumatore, di prevenzione dell’alcolismo, di rispetto dei residenti, di tutela dell’ordine pubblico, di rispetto della quiete pubblica e della viabilità. Dall’altro, si permette che in queste “zone franche” si realizzino eventi di questo genere, su spazi che – a quanto ci risulta – sono di proprietà comunale e che l’allora Sindaco Zanonato ha concesso a privati. Ci lascia ancora più perplessi notare come sulle immagini pubblicitarie sia inserito “Con il patrocinio del Comune di Padova”.
Ci chiediamo inoltre su chi gravino i pesantissimi oneri economici collegati al controllo delle strade (polizia stradale), controllo dell’ordine pubblico (polizia locale), assistenza sanitaria (ambulanze), ecc. ecc..
Ci auguriamo che la presente segnalazione possa essere presa nella dovuta considerazione da parte delle Autorità in indirizzo e, in attesa di cortese sollecito riscontro, inviamo distinti saluti.
IL SEGRETARIO
Filippo Segato