Sono già in viaggio i “bustoni” destinati alle Scuole Primarie e Secondarie di I e di II grado d’Italia con il bando di concorso per partecipare alla 43esima edizione del Premio nazionale della Bontà Sant’Antonio di Padova. Nato nel 1975 da una felice intuizione del Cappellano e del Priore dell’epoca dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio, mantiene da allora ad oggi l’obiettivo di dimostrare quanto di “buono” vi sia nei giovani di ogni generazione.
Per questo i destinatari sono gli alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, che ogni anno sono chiamati ad esprimersi in concorso – attraverso la narrativa, il disegno e il multimediale, nuovo linguaggio di comunicazione delle generazioni –, su di un tema particolare, ricco di significato e di spunti di riflessione.
Accanto ai partecipanti alla fase concorsuale, ogni anno l’Arciconfraternita si propone di individuare un protagonista che nella vita “adulta” abbia reso tangibile testimonianza degli insegnamenti del Vangelo. Nella scorsa edizione grande emozione ha suscitato la storia della vincitrice, l’infermiera di Grosseto Nadia Ferrari, che ha chiesto e ottenuto l’affido del piccolo Mario, gravemente malato dalla nascita e abbandonato in ospedale, regalandogli due anni di amore e di cure.
«Il Premio ogni anno ci apre una finestra inattesa su un mondo fatto di persone buone e su ragazzi che guardano al futuro con speranza ed entusiasmo – commenta il Priore dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio LEONARDO DI ASCENZO –. Di anno in anno le fatiche organizzative vengono puntualmente ripagate dall’incontro con il Bene, fatto di famiglie amorevoli e impegnate provenienti da ogni parte della nostra penisola. Il concorso non è finalizzato ad una premiazione competitiva ma ha lo scopo di far soffermare i giovani, con l’aiuto dei loro educatori (genitori, insegnanti, sacerdoti e amici) su tematiche di Vita Buona e fino ad oggi, con l’aiuto del nostro amato Santo, ci siamo riusciti potendo contare ormai complessivamente più di 30.000 partecipanti».
Il tema della 43esima edizione del Premio nazionale della Bontà di Sant’Antonio, che verrà assegnato il 20 e il 21 maggio 2017 a Padova, prende spunto dalle luminose parole di Papa Francesco: “Il virus dell’indifferenza ci fa chiudere occhi e cuore di fronte ai bisogni di chi ci sta accanto”. Hai un suggerimento per curare questa malattia e divenire, come dice Papa Francesco, albero di vita, che assorbe l’inquinamento dell’indifferenza e restituisce al mondo l’ossigeno dell’amore?
Un tema accolto con partecipazione da Monsignor NUNZIO GALANTINO, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, che nel concedere il Patrocinio all’iniziativa ha inviato all’Arciconfraternita questo messaggio:
«Il tema scelto con la sua formulazione interrogativa, ha il pregio di rivolgersi direttamente alla coscienza dei ragazzi, suscitando la loro testimonianza, a favore dei valori autentici e provocandoli a rendere ragione delle loro scelte. Papa Francesco ricorda che ‘le opere di misericordia sono l’antidoto contro il virus dell’indifferenza’».
Apprezzamento ripreso anche dal Presidente della Regione Veneto LUCA ZAIA che ha commentato: «Il titolo di quest’anno richiama le straordinarie e profonde parole di Papa Francesco sul virus dell’indifferenza, con cui ci esorta a essere vigili e tendere la mano al nostro prossimo con opere di misericordia. Concordo con il Santo Padre e osservando i cittadini veneti non posso che essere colpito dalla grande solidarietà che in ciascuno di essi è presente e manifesta. L’essere compassionevoli e sensibili alle difficoltà del vicino, aiutare i più deboli, prendersi cura degli indifesi: questo è ciò che dovrebbe esprimere un sentimento solidaristico e altruistico. Credo che il Veneto lo manifesti appieno attraverso il volontariato e l’associazionismo, ma anche con politiche di accoglienza verso chi vuole integrarsi e vivere nel rispetto delle regole civili che sono alla base di ogni rapporto umano, e con la vicinanza a cittadini e popolazioni in difficoltà. Il tema trattato è, dunque, di grande attualità e aiuta a riflettere e a sensibilizzare le giovani generazioni e quegli stessi studenti che partecipano al concorso con i propri elaborati. Essi, spaziando dalla forma narrativa al disegno e alla multimedialità, hanno la possibilità di comunicare il loro pensiero e la loro partecipazione attiva alla vita sociale e civile del Paese, combattendo l’indifferenza nel mondo, un virus che non ha confini».
Il Bando
Tre le sezioni del premio: Narrativa, Disegno e Multimediale
Destinatari: tutti gli allievi delle scuole primarie e secondarie di I e II grado di lingua italiana, ovunque residenti in Italia e nel Mondo.
Modalità di partecipazione: GRATUITA con invio di un elaborato narrativo/poetico individuale o di un disegno individuale o di un cortometraggio di durata massima di 5 minuti, quest’ultimo anche di gruppo.
Scadenza: 26 marzo 2017.
Tra i Premi per i concorrenti: Ospitalità alberghiera a Padova con l’intera famiglia per la cerimonia di premiazione. Medaglie del Santo Padre e Sigilli della Città di Padova per i primi classificati.
Premi per le scuole: Borse di studio con monte premi complessivo fino a € 3.550.
Cerimonia di Premiazione: 20 e 21 maggio 2017 a Padova.
Bando/Regolamento integrale: scaricabile dal sito associativo www.arciconfraternitasantantonio.org
Con il Patrocinio della C. E.I., della Regione Veneto, del Comune di Padova e della FIDAE e con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e del Comune di Padova.
Per informazioni:
Arciconfraternita di S. Antonio di Padova – Il Priore Leonardo di Ascenzo, cell. 339.8414625.
Scoletta del Santo in P.zza del Santo, 11 – 35123 Padova; tel. 049.8755235; E-mail: [email protected]